Rula Jebreal, per attaccare Meloni tira in ballo pure Musk. L'affondo di Porro
Rula Jebreal non si smentisce e torna ad attaccare la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Questa volta a finire nel mirino della giornalista palestinese sono stati l'incontro a Palazzo Chigi tra la leader di Fratelli d'Italia e l'uomo più ricco del mondo, Elon Musk, e la successiva intervista al numero uno di Tesla condotta da Nicola Porro, padrone di casa di "Quarta Repubblica".
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Dopo il colloquio con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il numero uno di Twitter, Tesla e SpaceX è tornato a Palazzo Chigi per essere ricevuto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L'incontro ha avuto come oggetto di discussione il problema della natalità e i rischi dell'intelligenza artificiale. Poi Musk ha concesso un'intervista a Nicola Porro che andrà in onda su Rete 4 lunedì prossimo.
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In questi scambi si è inserita Rula Jebreal. La giornalista italo-israeliana di origine palestinese, ripubblicando la foto che ritrae Elon Musk e Nicola Porro, ha diffuso un tweet e definito il conduttore come “un propagandista di estrema destra”, paragonandolo a Tucker Carlson, ovvero l’ex conduttore di Fox News. Secondo Rula, Porro sarebbe famoso “per i suoi feroci attacchi contro chiunque critichi Meloni e per aver ospitato teorie del complotto anti-vax e pro-Putin”.
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Il post di Jebreal ha attirato l'attenzione del diretto interessato, che ha subito ribattuto, a colpi di Twitter, con frasi durissime. "Ma secondo voi se un'ignorante scrive tutte queste falsità merita di essere querelata?". Quindi l'affondo: "O è meglio consigliarle un buon analista? Rula Jebreal e ho detto tutto". Per Porro, che ha poi riportato tutti i passaggi del caso sul suo sito, si tratterebbe di "attacchi gratuiti". Il sito fa chiarezza sulle accuse mosse dalla giornalista e scrive: "Tutto possiamo dire, ma non che un liberale sia a favore dell’invasione di Vladimir Putin contro l’Ucraina oppure sostenitore delle 'teorie del complotto' sui vaccini. Anche in questo caso, la confusione della Jebreal è evidente, cercando di sostituire una posizione di libertà vaccinale, dove è il singolo che decide sul proprio corpo (esattamente come lei stessa sostiene sull’aborto, per esempio) e non lo Stato attraverso limiti, obblighi e vincoli socialisti".