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Otto e mezzo, Travaglio contro Renzi: un Berlusconi che non ce l'ha fatta

Giada Oricchio
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E’ polemica sul giorno di lutto nazionale per l’ex premier Silvio Berlusconi. Se la stampa italiana esalta la figura del fondatore di Forza Italia e il suo lascito politico, la stampa estera “sembra avere le idee un po’ più chiare” come ha detto Lilli Gruber in apertura di “OttoeMezzo”, talk preserale su LA7, martedì 13 giugno. Contro la decisione del governo Meloni di proclamare il lutto nazionale, non c’è solo Rosy Bindi, ex Pd, ma anche il direttore de “Il Fatto Quotidiano”. Marco Travaglio ha sottolineato: “C’è di peggio del giorno di lutto, ci sono 7 giorni di lutto parlamentare in cui si è deciso di sospendere le votazioni! Il Parlamento si ferma. Non è successo neppure con l’assassinio di Aldo Moro. C’è un impazzimento collettivo, stanno dando i numeri! Ci sono processioni televisive incessanti in cui si cancella tutta la storia”.

 

 

 

 

Sul tema specifico, il direttore ha sposato la linea di Rosy Bindi: “Ha ragione, il lutto nazionale si proclama per persone nelle quali tutti gli italiani si riconoscono e identificano. Berlusconi ha spaccato l’Italia volutamente, ha insultato gli avversari politici per 30 anni, ha criminalizzato i magistrati, non ha riconosciuto la legge. Di che cosa stiamo parlando? E’ qualcosa che appartiene al mondo della psichiatria, della follia”. L’analisi di Travaglio si fa spietata: “Lo statista Berlusconi non ha lasciato una sola riforma che abbia migliorato la vita altrui se non la sua. Nessuno le ricorda perché non le ha fatte. Ci sono solo 60 leggi ad personam, è un fallimento totale e questo aspetto manca totalmente nell’attuale dibattito salivare”. E il post Berlusconi? Ci sarà una diaspora verso FdI e Lega? Forza Italia è finita o ci sarà un rilancio? “Senza Berlusconi il partito non esiste più, è l’ultimo dei suoi fallimenti: non ha preparato la successione e ha tagliato le gambe a chiunque fosse adeguato – è il pronostico del direttore - I governativi cercheranno rifugio in Fratelli d’Italia, la minoranza di Ronzulli andrà nella Lega. Tutto si disperderà”. L’ultima fucilata di Travaglio è per Matteo Renzi: “Si sta affannando a leccare la bara a reti unificate per cercare di ereditare qualcosa, ma notoriamente lui è un Berlusconi che non ce l’ha fatta. Forse gli toccherà qualche briciola che cade dal desco dell’ex proprietario”.

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