Emanuela Orlandi, l'ex pm Lupacchini: la verità sulla Banda della Magliana
Il giusfilosofo ed ex-magistrato Otello Lupacchini, intervenuto nella nuova puntata del Punto, in onda su TeleAmbiente, ha commentato la riapertura delle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta nelle settimane successive alla pubblicazione di un audio di Marcello Neroni, uomo - che sarebbe stato socio di Renatino De Pedis - che ha lanciato pesanti accuse a Papa Giovanni Paolo II nell'ambito della scomparsa della ragazza: “Dopo 40 anni non sappiamo né come, né dove, né quando, né da chi né nell'interesse di chi, Emanuela Orlandi sia scomparsa. È doveroso da parte della famiglia rivendicare questa conoscenza. Il problema è se lo strumento del processo penale sia il più adeguato al perseguimento di tale conoscenza. Non so dire, per personale esperienza e per aver espletato un'indagine direttamente, non attraverso intercettazioni telefoniche più o meno taroccate o taroccabili, che ho personalmente interrogato tutti coloro che erano ancora in vita e che in qualche modo potessero essere riconducibili alla cosiddetta Banda della Magliana. Ognuno cercò di raccontare qualcosa che altri non avevano detto”.
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“Nonostante, appunto questa tendenza a parlare di tutto e di più per dare un credito ai propri conati di collaborazione, nessuno - sottolinea Lupacchini dopo le accuse a Papa Wojtyla e la possibile creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul caso - ha mai parlato né per conoscenze dirette né de relato, di Emanuela Orlandi e della sua scomparsa. Che cosa questo significhi questo non lo so e non lo posso dire, perché non si può predicare il valore di non fatti. Ma posso dire che è un fatto che nessuno ne avesse parlato”.
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