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Luigi Di Maio, figuraccia nel Golfo: "Gli emiri hanno invitato un altro"

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Doppia figuraccia per Luigi Di Maio nel suo ruolo di inviato speciale Ue nel Golfo Persico. Non bastava l'oscuramento del profilo Twitter istituzionale, su cui l'ex grillino aveva esordito con un tweet multilingue in arabo e persiano (non si possono avere due account ufficiali, per questo il social di Elon Musk lo ha sospeso). L'altra, ben più bruciante, è arrivata in occasione dei festeggiamenti per la Festa della Repubblica, negli Emirati. Come riporta Libero al fianco del neo ambasciatore italiano Lorenzo Fanara non c’era l'ex ministro degli Esteri di Conte e Draghi, ma "Andrea Di Giuseppe, unico parlamentare di Fdi eletto nelle circoscrizioni estere".

 

Chi  Di Giuseppe? "L’esponente meloniano, che negli Emirati gode di credenziali invidiabili per le sue attività imprenditoriali, ha partecipato ufficialmente a un incontro con un componente della famiglia reale, anche per rinsaldare quel rapporto che si era riallacciato grazie a Giorgia Meloni, che scelse proprio il Golfo per il suo primo viaggio all’estero in qualità di premier", scrive il quotidiano.

 

Negli Emirati, sottolinea l'articolo, "non hanno per nulla dimenticato gli sgarri combinati da Gigino all’epoca del Conte-bis quando, per dare seguito alle follie grilline sulla politica estera, fece congelare la licenza perla fornitura agli Emirati Arabi Uniti di 20mila bombe di fabbricazione italiana e, fatto ancor più grave, bloccò l’invio di pezzi di ricambio- sempre prodotti in Italia- destinati alla pattuglia acrobatica degli Emirati".  L'inviato europeo nel Golfo, caldeggiato dall’Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri Borrell, la sera dell'1  giugno era al Quirinale per il ricevimento per la Festa della Repubblica. 

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