Urbano Cairo alla "belva" Fagnani: da Giletti a Gramellini che succede a La7
Il futuro di Massimo Giletti, l'addio di Fabio Fazio alla Rai, il possibile arrivo di Massimo Gramellini. L'editore di La7 Urbano Cairo al Festival della tv di Dogliani non si sottrae alle domande della "Belva" Francesca Fagnani. Cairo nega di aver mai ricevuto telefonate o lamentele per la presenza di Salvatore Baiardo, storico fiancheggiatore di Giuseppe Graviano, a “Non è l’Arena", o che questi avesse mostrato a Giletti una foto che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, il boss o e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Ma allora perché il programma di Giletti è stato chiuso improvvisamente? L'editore sottolinea che "Giletti ha fatto sei anni e 194 puntate su La7, potendo lavorare in piena autonomia", riporta il Corriere, ma "nell’ultimo biennio i costi della trasmissione erano diventati insostenibili".
"Qual ca***ne ...", l'orfano di Fazio fa infuriare Porro: ricoperto di insulti | VIDEO
Insomma, per Cairo il motivo della chiusura del programma è tutto legato ai costi. Eppure mancavano ancora nove puntate. A cosa si deve questa fretta? "Per i costi, ne avevo parlato del resto con lo stesso Giletti e Mazzi, il suo agente o amico non ho ben capito, già nel mese di gennaio", insiste Cairo che tra l'altro spiega di aver cercato di portare Fazio a La7 a suo tempo: "Contattai Fazio sei anni fa, andai a casa sua a pranzo, fu un buon incontro ma lui decise di restare in Rai". Fagnani punge: "Non se lo poteva permettere?". "Se mi sono permesso Giletti potevo permettermi anche Fazio", è la replica.
Il big che sostituirà Fazio, scatta il tam tam in Rai: ritorno clamoroso
"Se va via Giletti non è che chiude La7", afferma poi Cairo - anche presidente e amministratore delegato di Rcs MediaGroup - che commenta così l'addio di Massimo Gramellini alla Rai e il possibile approdo a La7. "Non è ancora chiusa ma sarei felicissimo", afferma sull'editorialista del Corriere della sera.