Rai, Minoli smonta i teoremi sinistri ed elogia Meloni: la verità su Fazio e Annunziata
Giovanni Minoli in un'intervista al Corriere della sera smonta buona parte della narrazione della sinistra sui casi Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Ma quale occupazione della Rai, insomma, e soprattutto ma quale epurazione. Il veterano della tv pubblica - celebre il suo Mixer - commenta che "la situazione ha dei lati comici. La tv a giugno e luglio sembra il calciomercato". Sulle accuse di occupazione politica della Rai da parte del governo di Giorgia Meloni, Minoli afferma: "C’è una legge, la Renzi, che fa dipendere la Rai dal governo in carica: la si è applicata. Punto". E c'è pluralismo: "Ci sono un ad e un direttore generale, interni alla Rai, che devono far ripartire un’azienda immobile da tre anni, velocemente e bene, con gli occhi puntati addosso e tanti pregiudizi. Gli stessi che gravano su Meloni che però li sta smontando tutti", afferma Minoli che riserva parole di miele per la premier.
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E Fazio e Annunziata? Sono "due signori professionisti" ma se ne sono andati "per ragioni personali", ricorda il giornalista. "Il primo aveva una trattativa in corso da mesi. La seconda va via perché non è d’accordo con questo governo" spiega Minoli che per Annunziata ha in serbo una stoccata: "Ma se è stata direttore di rete con qualsiasi governo e presidente Rai con Berlusconi premier! Faccio loro tanti auguri ma non li capisco".
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Minoli nel corso dell’intervista spiega di avere fiducia in Meloni e le dà ragione quando parla di un "intollerante sistema di potere" in tv in cui si lavora solo se di sinistra. "È così. Finora la compagnia di giro è sempre stata la stessa: opinionisti che non so quanto davvero rappresentino il Paese, visti i risultati elettorali. Ora mi aspetto di vedere aria nuova: nuovi autori, nuovi programmi", commenta Minoli che entra anche nel caso del Festival di Sanremo: "I programmi oggi li indirizzano più gli agenti televisivi che i capistruttura Rai. Ma davvero nessuno sapeva che Ferragni avrebbe utilizzato le riprese di Sanremo per Prime? Comandano loro. Non hanno limiti".