Toninelli distrugge Di Maio: "Grande traditore". Parole come pietre
Luigi Di Maio è il grande traditore per il M5s e l’ex ministro dei Trasporti nel Conte 1, Danilo Toninelli. Ospite della prima puntata della nuova stagione de “La Confessione”, programma condotto da Peter Gomez, in onda questa sera su Nove, Toninelli ha criticato aspramente Di Maio, che dopo il clamoroso flop alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, si è riciclato come inviato dell’Unione europea nel Golfo Persico.
“Lui era, prima di tutto, il frontman, quello che diceva: basta sprechi, avanti con la legge contro la corruzione e con il taglio dei parlamentari – ha ricordato Toninelli - E poi cosa fai? Ti aggrappi alla poltrona? Me lo immagino Luigi… si è suicidato politicamente come mai nessuno, stava crollando, precipitando dalla torre alta in cui si trovava, era arrivato a un metro da terra e qualcuno all'ultimo secondo gli ha lanciato un salvagente”.
L’ex parlamentare ha sottolineato che Di Maio fondò una sua forza politica solo per non lasciare il Palazzo: “Aveva finito i due mandati come grillino e quindi è diventato un qualcosa di sconvolgentemente opposto a quello che era e rappresentava per me, per il movimento e per gli italiani. Certo, se fai una giravolta come questa, stai sulle balle all'universo mondo”.
Gomez gli ha domandato se lo avesse più sentito e Toninelli ha affondato: “E come faccio? Alzo la cornetta per dirgli: vai a quel paese, Luigi e metto giù? Rappresenta il più grande tradimento di quella che era una speranza politica”.
L’ex senatore pentastellato ha ribadito la bontà della regola dei due mandati, una volta caposaldo del M5s: “La politica rende str**zi. Visto come sono andate le cose con un certo Di Maio e, ultimo in ordine di tempo, con un certo Cancelleri (passato a Forza Italia, nda), basta un mandato. L'essere umano è l'animale peggiore che c'è sulla terra. La politica, se va bene, peggiora le persone rendendo chiunque uno st**zo”.