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Cartabianca, Orsini: "Non parlo di Putin perché...", botta e risposta con Magi

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La visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato uno dei temi affrontati nel corso di Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su La7, martedì 16 maggio. Come di consueto le posizioni di Alessandro Orsini hanno provocato un dibattito a dir poco vivace. Il controverso professore ha parlato dell'incontro tra il leader ucraino e Papa Francesco in Vaticano, a due passi da Santa Marta, e del ruolo dei pacifisti nel dibattito pubblico. "Io non parlo di Putin e dei leader occidentali perché noi pacifisti ci dividiamo il compito: i pacifisti in Russia si prendono insulti e manette lì, io mi prendo gli insulti in Italia. Io cerco di fare qualcosa per le politiche di pace in Italia", ha detto Orsini. 

 

Sul faccia a faccia con il Pontefice, il prof esclama: "Zelensky è stato criticato per aver detto no alla mediazione del Papa con la Russia. Ma Zelensky è inserito in un campo di forze così radicalizzato come l’Unione Europea, che gli ha promesso una grande quantità di munizioni". Insomma, l'ostacolo per la pace è il supporto occidentale all'Ucraina. 

 

Replica Riccardo Magi, anche lui ospite di Berlinguer: "L’unica possibilità di uno spiraglio di pace viene dal fatto che Putin rinunci al suo proposito imperialista. C’è un popolo che viene bombardato quotidianamente da questo signore di cui noi abbiamo chiesto tra i primi l’incriminazione internazionale". Sul tour europeo del presidente ucraino,  il segretario nazionale di +Europa afferma che "i principali Paesi europei visitati da Zelensky hanno ribadito il loro aiuto all’Ucraina con gli strumenti che hanno consentito di evitare una carneficina a Kiev. Come i sistemi di difesa aerea che hanno protetto le città dagli attacchi missilistici russi".

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