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Fazio campione di pluralismo? Sallusti sbotta da Floris, sinistra azzerata

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L'addio di Fabio Fazio alla Rai sembra destinato a mandare in rovina il servizio pubblico per la perdita prevedibile di ascolti e pubblicità oltre alla fine del pluralismo. Almeno a sentire alcuni commentatori che gridano allo scandalo, come Anna Falcone, avvocato e attivista, intervenuta il 16 maggio a Dimartedì, su La7. Il mancato rinnovo di Fazio (imputabile all'ormai ex ad Carlo Fuortes tra l'altro...) e il successivo passaggio a Discovery (a suon di milioni) "hanno un unico obiettivo, l'azzeramento della pluralità. La democrazia è tale perché esiste il pluralismo, le minoranze non hanno solo il diritto di tribuna ma rappresentano soprattutto nell'informazione, libera e plurale, perché anche chi governa accetta il fatto che si possa pensarla diversamente . argomenta Falcone - senza questo piccolo particolare non c'è democrazia". 

 

Posizione che provoca la reazione di Alessandro Sallusti che sottolinea la contraddizione insita nel ragionamento. "Capisco tutto, ma la trasmissione meno pluralista messa in onda dalla Rai era quella di Fazio", commenta il direttore di Libero. Insomma, il conduttore invitava solo le voci amiche tranne "qualche rara comparsata da utile idiota. Nessun commentatore, nessun giornalista, nessun esponente della destra è mai andato da Fazio - continua Sallusti - il dibattito politico" a Che tempi che fa "era tra De Bortoli, Saviano e Giannini. E mi parla di pluralismo?". 

 

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