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Formigli a testa bassa contro Meloni: "Cosa immagina per il suo futuro"

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Dietro al cantiere per le riforme promosso dalla premier Giorgia Meloni non nasce per dare al Paese più stabilità e governabilità, afferma Corrado Formigli nel corso di Otto e mezzo, su La7. "Io vedo una cosa molto semplice. Vedo una Presidente del Consiglio che chiede più poteri e che Immagina per il proprio futuro più poteri", attacca il conduttore di PiazzaPulita ospite di Lilli Gruber. Per il giornalista Meloni auspica "un governo più forte e un parlamento più debole, uno spostamento del baricentro ancora di più verso il governo". Insomma, nonostante l'interlocuzione con l'opposizione iniziata oggi a Montecitorio, per alcuni commentatori siamo sempre lì, alla destra autoritaria. 

 

"Ci sono paesi presidenzialisti ma noi dobbiamo prima vedere quali sono le carte che ha messo sul tavolo questo governo, che si è presentato facendo i decreti sui rave e ha legiferato su qualunque materia utilizzando il pretesto della necessità e urgenza", attacca ancora Formigli, dimenticando che da anni tutti i governi, ad esempio quelli di  Giuseppe Conte e Mario Draghi, hanno fatto massiccio ricorso ai decreti. "Abbiamo assistito allo scempio di un decreto col pretesto di necessità e urgenza per far fuori il soprintendente dell'ente lirico San Carlo di Napoli con limite 70 anni, dovete spiegarmi qual è la necessità e urgenza", attacca ancora il giornalista di La7 che tira in ballo nomine e "occupazione" della Rai. "Ma la sinistra questo lo ha fatto ogni volta che è andata al governo", gli risponde Italo Bocchino, tra gli ospiti del programma, sottolineando come certe dinamiche vanno bene solo quando al governo c'è il centrodestra. 

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