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Pupo, dietrofront dopo le polemiche: "Perché non andrò a Mosca"

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Dietrofront di Pupo sulla strada per la Russia. Il cantante tiscano, al secolo Enzo Ghinazzi, ha annunciato di aver rinunciato ad andare a Mosca per partecipare in qualità di giurato al festival "Road to Yalta" la cui finale è prevista il 2 maggio al Cremlino. Una partecipazione che aveva suscitato aspre polemiche per la guerra in Ucraina. A rivelare la rinuncia all'evento è lo stesso cantante toscano in un messaggio a Dagospia: "È successo l’imprevedibile, l’impossibile intorno alla mia eventuale partecipazione al festival Road to Yalta. In virtù di riflessioni e assorto nei miei pensieri nel viaggio che sto facendo da Lugano verso la città di Spa, in Belgio, dove mi fermerò per qualche giorno a risposare e ancora a riflettere ho deciso di non partire per Mosca", ha spiegato.

 

Sulle ragioni del forfait, tuttavia, Pupo resta abbastanza sibillino: "Il motivo? Non certo per le polemiche e per tutto ciò che è accaduto in questi giorni ma per un fatto che vi spiegherò più avanti. Sono molto chiaro con tutti...", ha concluso il cantautore di Gelato al cioccolato. La polemica era esplosa quando sul sito della manifestazione e in un video pubblicato dagli organizzatori su Instagram era spuntato Pupo, definito "la leggenda italiana". Nel trailer si vede il cantante salire su un’auto di lusso e impostare il navigatore da Roma a Yalta, città della Crimea, prima di intonare "Bella Ciao" in un video che lo ritrae insieme a un gruppo di musicisti russi. 

 

"Anche io ho avuto diverse chiamate per fare dei concerti in Russia ma ho declinato. Amo il popolo russo ma fino a quando c’è questa situazione, che è inaccettabile, non me la sento", ha dichiarato Al Bano, già amico di Vladimir Putin e una delle voci italiane più famose in Russia. 

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