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Piazza pulita, Italo Bocchino contro Corrado Formigli sul caso della vignetta di Lollobrigida

Christian Campigli
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Un concetto semplice, diretto. Una strumentalizzazione evidente. Un attacco ad un ministro che, semplicemente, ha detto, in parole chiare e dirette, che la linea del governo di centrodestra non è e non sarà mai rappresentata dalla filosofia No Border. Attimi di tensione tra Corrado Formigli e Italo Bocchino, durante la trasmissione Piazza Pulita, in onda su La7.

 

 

 

Il presunto caso Lollobrigida, e le accuse, per altro pretestuose, sulla ormai famigerata “sostituzione etnica” ha dato il là al conduttore. Che ha ricevuto l'assist e ha immediatamente attaccato il ministro con una copertina lunghissima. E densa di accuse deliranti. Subito dopo la clip introduttiva la parola è passata al direttore del Secolo d'Italia, Italo Bocchino. “Guardi Formigli, dopo 25 minuti di linciaggio sul ministro Lollobrigida spero di avere il tempo per spiegare le cose”, afferma Bocchino. Formigli, poco abituato al dibatitto e al confronto, si irrigidisce subito: “Ah criticare è linciaggio?”. Il clima si è fatto incandescente. Bocchino, poco avvezzo a subire restando in silenzio, ha preso il proprio cellulare per mostrare un video in cui Lollobrigida tiene un discorso a favore dell'immigrazione regolare. “Ascoltate bene cosa dice”, afferma Bocchino. Formigli, visibilmente innervosito, si è spazientito: “Dobbiamo sentirlo tutto? Ce lo riassuma lei”. Ma Bocchino non è arretrato di un centimetro. “Qui il ministro Lollobrigida fa un discorso per incentivare gli arrivi in Italia di tutti coloro che possono lavorare e dunque avere una posizione regolare nel nostro Paese. Voi avete estrapolato due clip da 15 secondi da un contesto e le avete mostrate al pubblico”. Formigli era in difficoltà e ha tentato di giustificarsi ma Bocchino lo ha incalzato: “È stato un linciaggio”. Formigli ha provato a buttarla in tribuna con la solita morale progressista. “Le parole hanno un valore, i linciaggi sono altri”. 

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