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L'aria che tira, Ghisleri su governo e sondaggi: cosa è cambiato dopo Cutro

Francesco Forgione
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A “l’aria che tira”, la trasmissione condotta da Myrta Merlino, in onda su LA7, è ospite la sondaggista Alessandra Ghisleri che parla delle tendenze dell'opinione pubblica sui temi caldi dell'attualità, in particolare l'emergenza migranti. “Dal 2019 fino alla strage di Cutro non c'era traccia tra le priorità degli italiani l'immigrazione", continua: “Negli ultimi venti giorni il tema è tornato al secondo posto tra le priorità”.

 

Il dato non sorprende visto che dall’inizio del 2023 ad oggi sono stati registrati 20mila sbarchi vale a dire il triplo di quelli dello scorso anno. Afferma Ghisleri: “l’immigrazione è una realtà che deve essere organizzata e i cittadini non capiscono come”. Parlando dei politici e delle loro posizioni in materia, la direttrice di Euromedia Research dice: “un italiano su quattro vede Schlein attiva solo sull’opposizione e sulla propaganda”. E continua: “Il popolo ha imparato che il pendolo delle posizioni passa da una parte all’altra a seconda di chi è al governo”. Tornando sul tema migranti la sondaggista rileva che “gli italiani non sono impauriti dall’arrivo dei migranti ma percepiscono che la problematica non è gestita”. Il fronte degli sbarchi è percepito fino a questo momento il tallone d’Achille del governo Meloni che deve far fronte anche alle problematiche causate dalla guerra in Ucraina.

 

Ghisleri conclude il suo intervento mostrando la percentuale di fiducia di cui godono gli attuali ministri. Guido Crosetto è in calo in quanto "il ministro della Difesa deve lottare per far capire al popolo l’importanza del sostegno all’Ucraina”. In ascesa di consensi è Antonio Tajani perché "è l’unico ministro che si è mostrato dialogante, per questo viene apprezzato dagli elettori”.

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