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Dimartedì, incredibile Di Cesare su Lollobrigida: al governo neo-hitleriani e nipoti di Goebbels

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La polemica sulle parole del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che riguardo all'emergenza migranti ha parlato di "sostituzione etnica" scatena gli attacchi più brutali. Nel corso della puntata del 18 aprile di Dimartedì, su La7, Donatella Di Cesare, docente di filosofia teoretica all'Università La Sapienza di Roma, non esita a partire dalla visita del presidente Sergio Mattarella ad Auschwitz per sferrare il suo attacco al ministro del governo di Giorgia Meloni: "Auschwitz è stato il risultato di un progetto politico di rimodellamento etnico della popolazione, il mito complottista della sostituzione etnica c'è già nelle pagine di Mein Kampf di Adolf Hitler ed è il cuore dell'hitlerismo - argomenta la professoressa - Io credo che le parole del ministro Lollobrigida non possano essere assolutamente prese come uno scivolone perché lui ha parlato da governatore neo hitleriano". 

 

Parole come pietre che Floris commenta così: "Quello che lei dice forse non è nella mente di Lollobrigida, è una frase che ha sentito, gli piace e la ridice...". La prof replica sottolineando la "gravità assoluta" delle dichiarazioni. Più tardi torna a tirare in ballo il mito del complotto giudaico dietro a certe affermazioni, tanto che il giornalista Mauro Mazza le chiede provocatoriamente se "siamo governati dai nipoti di Goebbels". La risposta di Di Cesare? "Evidentemente sì". 

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