Renzi da Porro: "Ero un mostro anche quando..." Che siluro a Calenda
Matteo Renzi torna in tv dopo la rottura con Carlo Calenda che ha fatto naufragare il progetto di partito unico tra Italia viva e Azione. "È stata una settimana pessima, una serie di figuracce incredibili legate più a questioni di rancori personali", ha detto l'ex premier intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4.
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"Io sono stato accusato, aggredito, insultato. È vero che io faccio conferenze. Come succede a tanti altri ex-premier. E questa attività la facevo anche 6 mesi fa, quando a Calenda gli serviva il simbolo per non raccogliere le firme alle politiche...", afferma Renzi. "Se sono un mostro ero un mostro anche quando l'ho fatto ministro o quando ho promosso la sua candidatura a sindaco di Roma", è la stoccata. "Io penso che quello che sia accaduto sia ingeneroso verso i tanti che vogliono votare Terzo Polo", progetto fallito "per ambizioni personali" di qualcuno: "basta con il fango", afferma Renzi.
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Un altro attacco arriva sulle frasi di Calenda su Silvio Berlusconi: "Credo abbia fatto un’operazione politicamente miope e umanamente ingenerosa", afferma il leader di Iv. "Forza Italia è Berlusconi e Berlusconi è Forza Italia e lo dico a tutti quelli che parlano dei voti di Fi. Quella storia politica nasce dall’intuizione di un uomo che ha fatto pezzo di storia politica"", afferma l'ex premier che nega di voler "guardare a destra" per accrescere consenso.
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"Tra chi ci segue da casa c’è tanta gente che non vuole essere sovranista con Meloni né populista" con Elly Schlein e Giuseppe Conte. "Sicuramente Conte è populista e Schlein massimalista", afferma Renzi. "La sinistra riformista non ha nulla a che vedere con la Schlein. Io ho una visione riformista del Paese che non è quella massimalista di Schlein e nemmeno quella sovranista di Meloni", commenta l'ex premier.