Pietro Orlandi, le dichiarazioni a Quarto Grado: "Cosa ho detto su Papa Wojtyla"
Il caso di Emanuela Orlandi, la figlia minorenne di un messo pontificio scomparsa nel nulla il 22 giugno 1983, sta sollevando forti polemiche a seguito di alcune dichiarazioni del fratello Pietro su papa Giovanni Paolo II.
L’11 aprile scorso, Orlandi è stato ricevuto in Vaticano perché Papa Francesco ha fatto riaprire l’inchiesta e ha consegnato un file audio al Promotore di Giustizia in cui un uomo vicino alla Banda della Magliana afferma: “Wojtyla pure insieme se le portava a letto, non so dove, all’interno del Vaticano. Quando è diventata una cosa che ormai era una schifezza, il segretario di Stato ha deciso di intervenire. Ma non dicendo a Wojtyla ora le tolgo da mezzo… non hanno fatto altro che chiamare De Pedis e gli hanno detto sta succedendo questo, ci puoi dare una mano? Punto. Il resto so tutte ca**ate”. Ospite del talk “Dimartedì” su LA7, Pietro Orlandi ha aggiunto: “Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi... non andava certo a benedire le case...”.
E’ stata una settimana importantissima per il caso Orlandi, perché per
— Quarto Grado (@QuartoGrado) April 14, 2023
la prima volta Pietro, il fratello di Emanuela, è stato sentito come testimone in Vaticano
Ne parliamo ora a #Quartogrado pic.twitter.com/bSNbs1Cr0t
La frase adombra un’accusa pesantissima verso il pontefice defunto. Ma ieri, venerdì 14 aprile, in collegamento con il programma di Rete4 “Quarto Grado”, l’uomo ha chiarito il senso delle sue parole: “Mi hanno strumentalizzato per fare titoli di giornale e per infangarmi. Sono arrivate palle di fango. Io non ho mai accusato direttamente Giovanni Paolo II di pedofilia, sfido chiunque a sostenerlo”. Orlandi ha proseguito: “Papa Francesco ha detto che vuole fare chiarezza, sa che c’è questo audio che accusa Wojtyla. Circola dal 9 dicembre e nessuno si è mai indignato. Io ho ritenuto opportuno portarlo senza i bip (che coprivano i nomi, nda) al Promotore di Giustizia”.
“Accuse infamanti”. Lo sfogo contro Pietro Orlandi dopo la bordata a Wojtyla
Il conduttore Gianluigi Nuzzi ha confermato: “Anche noi avevamo l'audio, ma non lo abbiamo mandato in onda non certo per proteggere il Papa santo, bensì perché non ha alcun tipo di credibilità. Questo non è un collaboratore di giustizia, ma un criminale che dice cose allucinanti e oscene”.