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Terzo polo, la sparata di Maria Elena Boschi: "Margini per continuare"

Giada Oricchio
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Azione e Italia Viva non si fondono più, il cosiddetto Terzo polo è stato ucciso prima di vedere la luce dall’ego di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Tra i due volano stracci su Twitter e sui giornali: si accusano a vicenda di aver sbarrato la strada al partito unico. Mara Carfagna, presidente di Azione, ha smentito l’ipotesi di un suo ritorno in Forza Italia, mentre la vicepresidente di Azione-Italia Viva, Elena Bonetti, ha dichiarato a “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1: “I dissidi tra i due leader? L’amore non è bello se non è litigarello, magari siamo arrivati alla crisi del settimo mese”. Anche Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva e fedelissima di Matteo Renzi, ha dato la sua versione del melodramma renziano-calendiano.

Ospite del programma “Agorà” su Rai 3, venerdì 14 aprile, l’ex ministra prima ha gettato acqua sul fuoco: “Penso che ci siano i margini per continuare a lavorare insieme. Le proposte, le idee, i valori sono gli stessi, non c'è rottura sulla linea politica, però basta attacchi al leader della nostra comunità politica (Renzi, nda)”, poi ha graffiato Calenda: “Noi volevamo un Congresso vero sui territori e per l'elezione del segretario e credo che Calenda si sia spaventato all'idea di non essere proclamato leader. Lì, secondo me, ha cambiato idea altrimenti è incomprensibile. Se avessimo avuto una rottura per motivi politici avrei capito. Ma qui non ce ne sono”. Pungente anche sul Pd della segretaria Elly Schlein: la linea politica è molto spostata a sinistra, non c’è spazio per i riformisti. Questo apre un varco per alternative politiche”.

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