Non è L'Arena, il boss Graviano: "Mio figlio concepito al 41 bis". Cosa manda in onda Giletti
Un figlio concepito durante il 41 bis. Come è stato possibile? Durante il talk “Non è l’Arena”, domenica 2 aprile, Massimo Giletti svela un retroscena impensabile su Giuseppe Graviano, boss mafioso del mandamento palermitano di Brancacci arrestato il 27 gennaio 1994 e condannato all’ergastolo nel 1997 per la strage di Capaci. Graviano, soprannominato “Madre Natura” perché aveva il potere di togliere o concedere la vita, è stato intercettato mentre raccontava al killer Umberto Adinolfi i dettagli sulla nascita del figlio: “I giorni in cui sapevo che doveva venire tremavo, a un certo punto era nascosta nella biancheria. Dormivamo nella cella insieme, cose da pazzi…. Quando ci sono riuscito ed è uscita incinta, mi è finito quel tremolizzo…”.
Una versione che si è rifiutato di ripetere durante l’interrogatorio del pubblico ministero Giuseppe Lombardo. "Non racconto queste cose intime … però sicuramente mia moglie non è entrata come è stato scritto… o dormivamo in cella insieme – ha dichiarato Graviano - forse mi riferivo a mio fratello che tornato dall’Asinara e ci siamo messi nella stessa camera detentiva”.
Il pm lo ha incalzato sulla fallimentare sorveglianza, ma il capomafia non si è sbilanciato: “Ci sono riuscito per fatti miei… nonostante ero controllato dai Gom (Gruppo operativo mobile, nda). Se ho approfittato della loro distrazione? Sì, benissimo. Avevo preso un impegno con mia moglie e mi giocavo la qualsiasi per riuscirci anche se tutti mi dicevano che era difficile”. E ancora: “Non spiego come ho fatto, sono cose intime – ha ripetuto Graviano -. Non ho fatto niente di illecito, ci sono riuscito ringraziando anche Dio perché a volte ci vuole la mano di Dio per risolvere la situazione e sono rimasto soddisfatto”. Il giudice Lombardo ha cercato di ottenere i nomi di chi “aveva chius