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Mes, Monti spinge per la ratifica: “Un'urgenza, dal governo ragioni totalmente infondate”

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Mario Monti alza la voce con il governo sul Mes. Il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio, intervistato da Sky Tg24, chiede un cambio di passo a Giorgia Meloni e i suoi ministri sul trattato europeo, con l’Italia unico Paese che non lo ha ratificato: “In un frangente come questo sarebbe meglio ratificarlo al più presto, o averlo ratificato. Bisognerebbe ratificarlo non perché siamo nell’imminenza di rischi per l’Italia, come quelli ai quali l’accesso al Mes potrebbe essere utile. Ma siccome tutto il sistema dell’Ue ha cercato di rafforzare la propria tutela da rischi e imprevisti negli ultimi anni, e una tessera del mosaico è il Mes, capisco quegli Stati membri che si irritano profondamente all’idea che proprio l’Italia, per ragioni in parte totalmente infondate, si opponga a permettere che vada in vigore per chi lo volesse uno strumento che dev’essere ratificato da tutti per funzionare”.

 

 

Monti lancia poi l’allarme sul Pnrr e sui ritardi: “Se questa occasione sarà mancata, sarebbe davvero una condanna definitiva per l’Italia, che non avrà una ripresa sostenibile della crescita e che in Europa sarebbe additata come esempio di incapacità di usare fondi europei, quindi in futuro l’Europa sarà verso tutti più austera e frugale di quanto è stata. Per l’Italia è un’occasione straordinaria - incalza l’ex premier e commissario europeo - e, mettendomi nei panni del governo Meloni, direi che se verrà fatto uso tempestivo e proficuo di questi fondi, questo governo potrà essere quello che finalmente ridà la crescita all’Italia e per questo dovrà ringraziare anche l’Europa, che in passato non stimava tanto”.

 

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