Omnibus, Vittorio Emanuele Parsi boccia Lagarde: non ha dimostrato grandi capacità
La crisi della finanza internazionale mette in dubbio la capacità di tenuta dell'intero sistema economico mondiale. Prima la Silicon Valley Bank, ora il Credit Suisse: ma l'Europa sarà in grado di fronteggiare davvero l'emergenza? Se n'è parlato anche nel corso della puntata di Omnibus del 16 marzo. In collegamento c'era il professor Vittorio Emanuele Parsi, dell'Università Cattolica di Milano, che ha gettato un'ombra proprio sul governo della Banca Centrale Europea.
"Il crollo di Credit Suisse preoccupa di più perché non ha risentito direttamente di quella che è stata la causa della crisi della banca della Silicon Valley. Poi perché il Pil delle banche svizzere è quattro volte il Pil della Svizzera. Quindi se inizia a saltare Credit Suisse, tutto questo potrebbe iniziare ad avere effetti piuttosto negativi - ha detto il professor Parsi - Poi c'è Deutsche Bank che non è mai stata davvero risanata e messa in sicurezza. Quindi alcune delle banche più famose del sistema bancario europeo e che da tempo versano in crisi non sono state sistemate nonostante tutti gli stress test che vengono fatto dalla banca centrale europea e tutto l'impegno della autorità finanziarie centrali europee. Poi c'è il timore che la Bce possa continuare la sua lotta draconiana contro l'inflazione e che, alzando i tassi, possa far salire ulteriormente la temperatura sui mercati finanziari che già non godono di una salute ferrea. Bisogna vedere se ci sarà la capacità di agire tempestivamente e in maniera equilibrata senza farsi prendere dall'ossessione per un nemico che in questi ultimi mesi è stata la ripresa dell'inflazione e adesso potrebbe essere la fragilità di alcune banche. Finora Lagarde non ha dimostrato eccelse capacità di governo della Bce rispetto ai tema che la Bce è chiamata a regolamentare. La preoccupazione, dunque, è su chi decide e su quanto ci si muoverà tempestivamente".