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Otto e mezzo, Bocchino "circondato" sulle coppie gay: "Siete tutti di sinistra"

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A Otto e mezzo, il talk show condotto da Lilli Gruber su La7, si parla dello stop al Comune di Milano alla registrazione dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali  imposto dal Prefetto e ispirato dal governo, che non intende accogliere il regolamento europeo in materia perché in contrasto non la normativa italiana. Gli ospiti in studio sono l'avvocata e attivista Lgbt Cathy La Torre, la deputata Pd Michela Di Biase, il giornalista Alessandro De Angelis e - unico di area centrodestra... - l'ex parlamentare e giornalista Italo Bocchino. Insomma, a difendere la scelta del governo è solo lui, con La Torre che attacca: speravamo che la destra al governo "ci avrebbe lasciato in pace dopo aver detto per anni che i diritti degli omosessuali non sono la priorità", e ora invece "pensano solo ai diritti" per smantellarli, afferma l'avvocata. 

Sulla stessa linea De Angelis, così come De Biase che per avvalorare la sua tesi tira in ballo anche i cartoni degli anni '80: "Vorremmo che ad ogni bambino venisse riconosciuta la famiglia". "Parlare di questi temi non fa perdere voti, ne hanno persi loro quando Mollicone si è messo a sindacare sulla bontà di Peppa Pig. Quando ero piccola io c’era Lady Oscar, cartone animato con una bambina nata femmina e che il papà ha trattato per tutta la vita come un maschio, e non ho mai avuto problemi a riconoscere il mio genere" afferma la dem. 

 

Bocchino afferma che "tutti i bambini devono avere gli stessi diritti, però la narrazione che abbiamo iniziato non è quella corretta - Nel senso che c'è un Regolamento Europeo sul certificato europeo di filiazione ma l'Italia non può giuridicamente accoglierlo per due ragioni - afferma l'ex parlamentare del Pdl - la prima perché c'è una legge che vieta la maternità surrogata e quindi con l'iscrizione automatica dei figli della maternità surrogata alle anagrafi dei comuni si aggirerebbe una norma. E poi perché la Cassazione ha detto che non si può fare", riassume Bocchino. Gruber taglia corto: qui non parliamo della maternità surrogata ma dei figli delle coppie omogenitoriali. 

In seguito, mentre Bocchino spiega le sue ragioni, viene interrotto dalla conduttrice: "Adesso vorrei sentire qualcuno di sinistra...". "È facile, sono tutti di sinistra" replica ironicamente il giornalista con Di Biase che commenta: "Si sente circondato?". "Sì ma mi diverte molto", conclude Bocchino, 

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