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Gerry Scotti elogia Giorgia Meloni: sta facendo cose egregie

Valentina Bertoli
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Uno showman e un conduttore da primati: Gerry Scotti cavalca l’onda del successo e torna in prima serata con un talent sulla falsa riga dei Guinness World Records. Pronto a svettare e a conquistare i migliori ascolti della domenica sera, Scotti si racconta in un’intervista rilasciata a La Stampa, senza evitare argomenti delicati e sconvenienti. Esprimendosi in maniera chiara sul dibattuto tema della gerontocrazia in tv e ricordando la preferenza del pubblico per “volti affidabili e riconoscibili”, il conduttore ha rivolto un encomio al premier Giorgia Meloni: “Mi piace, mi ha inorgoglito. Per ora mi sembra che stia facendo cose egregie”. In occasione della nuova edizione del programma “Lo show dei record”, il conduttore Gerry Scotti ha rilasciato dichiarazioni prive di fronzoli a La Stampa. Dalla concorrenza della domenica sera all’idea di un svecchiamento in tv, dalla pensione parlamentare allo stretto rapporto con Mediaset e con Berlusconi. Il racconto offerto da Scotti è schietto ed è prova dell’intraprendenza di un gigante del mondo dello spettacolo che non deve più chiedere permessi. Il talent, che ospiterà concorrenti convinti di battere nuovi primati, sarà in guerra con la fiction Rai, il mondo del calcio e tutta una costellazione di talk show da ottimi risultati di share. “Il senso de Lo Show dei record assegnato a Gerry Scotti è proprio questo, ossia "vediamo se sopravvive anche alla domenica sera". Intanto mi piace ricordare che Mediaset è l’unica tv che non chiede un euro ai telespettatori. Io sono un po’ un “bond” che ha conquistato negli anni la fiducia degli investitori: abbiamo centri di acquisto e grandi aziende che mettono i soldi quando sentono il mio nome. Quindi mi posso permettere di sposare progetti un po’ più rischiosi”: dice il conduttore senza tanti giri di parole. E aggiunge subito: “Ciascuno di noi sa fare bene una cosa sola, che poi ripropone sotto forme diverse. Quando infatti la tua persona diventa un format, alla fine è quello l’ingrediente che la gente apprezza, se pur sotto vesti diverse. Personalmente io ho un debole per i quiz”.

 

 

 

Sul problema dell’eccessiva presenza di volti senior al timone di trasmissioni di spicco, Scotti è netto: “Gli spettatori vogliono volti affidabili e riconoscibili. E soprattutto capaci. Ecco, le posso garantire che tutti noi presentatori a 60 anni siamo molto più capaci di quando ne avevamo 20”. Poi sulla pensione parlamentare ha ammesso: “Non sono riuscito a restituirli. Li devolvo ogni anno in beneficenza. Se un giorno incontrerò Meloni magari la fermo e le dico: "Senta, possiamo provare a fare con lei una cosa che non sono riuscito a ottenere né con la destra, né con la sinistra, e nemmeno con i 5 Stelle che sembravano i più adatti allo scopo?". Quindi strizza l’occhio all’attuale presidente del Consiglio: “Mi ha inorgoglito che fosse una persona giovane, prima ancora che donna, a diventare premier. Per ora mi sembra che stia facendo anche cose egregie. Mi preoccupa semmai il risultato elettorale delle consultazioni in Lazio e in Lombardia: l’affluenza è stata bassissima. Chi dirà ai nostri nipoti che devono andare a votare?”.

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