Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Non è L'Arena, Zambon umilia tecnici e politici: "Pandemia? La più annunciata della storia"

  • a
  • a
  • a

Fare finalmente chiarezza con l'inchiesta di Bergamo sul Covid. Francesco Zambon era a capo dei ricercatori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che scrissero un rapporto sulla gestione della prima ondata della pandemia da parte del governo italiano. Zambon si è dimesso da pochi giorni a causa del clima insostenibile, creatosi attorno a lui sul luogo di lavoro in seguito alla pubblicazione del rapporto. Massimo Giletti lo ospita in collegamento a "Non è L'Arena", domenica 5 marzo, per parlare proprio dell'inchiesta dei magistrati su quello che accadde ad Alzano e Nembro dove, secondo i pm, nella zona più colpita dal virus con la zona rossa si sarebbero potute salvare oltre 4 mila vite. "La pandemia più annunciata della storia, tutti sapevano che sarebbe arrivata. Basta dire il contrario" denuncia Zambon che aveva raccontato di aver subito pressioni dai vertici dell’OMS per modificare alcune date e possibili errori nel rapporto e che la rimozione dello stesso rapporto avrebbe messo ancora più in pericolo la salute pubblica dei cittadini italiani. Il caso di Francesco Zambon è poi emblematico, perché avviene proprio nell’organizzazione internazionale, principale punto di riferimento in questa pandemia.

"I tecnici dovevano fare i tecnici, i politici i politici" afferma Zambon. "Sui quotidiani ho trovato delle cose che non voglio più leggere e spero che non vengano più scritte: abbiamo avuto a che fare con qualcosa di imprevedibile? Questa è stata la pandemia più annunciata degli ultimi 100 anni. Il coronavirus non è un virus sconosciuto" tuona. "Chi lo dice si informi prima: abbiamo avuto la Sars e abbiamo ancora la Mers che sono due infezioni causate dal coronavirus. Si sapeva che questa pandemia sarebbe successa: possiamo dire che eravamo impreparati ma questa impreparazione ha delle responsabilità: i tecnici dovevano fare i tecnici e i politici dovevano fare i politici". Applausi in studio (e da casa).

 

Dai blog