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Firenze, in piazza la preside Savino idolo della sinistra. E già si pensa a candidarla

Christian Campigli
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La sinistra riparte da Annalisa Savino. Una donna che, fino a poco tempo fa, era una comune ed anonima preside di uno dei tanti licei fiorentini. Grazie ad una lettera nella quale metteva sullo stesso piano il fascismo con la difesa dei confini nazionali, oggi è diventata un autentico mito vivente. Un esempio da seguire, un punto di riferimento grazie al quale ritrovare l’unità della sinistra. Un orizzonte tanto lontano, quanto costantemente riproposto. La dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci non ha ovviamente rinunciato al suo palcoscenico. E ha partecipato, sorridente, alla manifestazione di ieri pomeriggio tenutasi a Firenze.

 

 

Un bagno di folla, che l’ha letteralmente osannata. «Questo corteo è la conseguenza più bella, nata da qualcosa che non era nelle mie intenzioni suscitare». Accanto ad un’ingombrante sciarpa verde, un vistoso cartello: «Io non sono indifferente». Un presente di popolarità inaspettata, ma tutt’altro che sgradita. La preside, che nel 2009 si presentò alle primarie del Partito Democratico, secondo i ben informati, è pronta per candidarsi alle prossime elezioni comunali del 2024. E, se la sinistra conquisterà Palazzo Vecchio, anche a diventare assessore. Miracoli di una lettera.

 

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