Tagadà, scintille Parenzo-Taquinio: “Basta armi all'Ucraina”, “Putin arriva a Kiev”
Nella puntata del 24 febbraio di Tagadà, il talk show di La7 condotto da Tiziana Panella, è ospite Marco Tarquinio, direttore dell’Avvenire, che ha un punto di vista in controtendenza rispetto a quelli in studio sulla guerra tra Ucraina e Russia: “L’Europa per essere grande e fedele ai suoi principi in questi anni invece di fare affari con Putin e basta, si doveva impegnare a garantire gli accordi di Minsk tra Ucraina e Russia. Non l’ha fatto, ha fatto gli affari e non la politica, è verità e storia. Alla fine di questa storia dopo morti, odio inoculato, distruzione, propaganda finiremo con la linea di armistizio con la situazione che c’è”.
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“Adesso chi è che si deve fermare? Non dobbiamo mandare più le armi per fare il negoziato?”, chiede Panella al giornalista per avere una risposta precisa e chiarire il pensiero: “Una parte deve iniziare il cessate il fuoco, poi starà pure all’altra. Il negoziato verrà, altrimenti la guerra è destinata a durare chissà quanto. Io dico dall’inizio che non dovevamo fornire armi. Questa guerra è il suicidio politico di Putin”. Le parole di Tarquinio non vanno giù a David Parenzo, che contesta lo scenario proposto: “Va bene, proviamo a vedere cosa succede nel fanta-mondo. Improvvisamente Zelensky dice ai suoi di non combattere più nel Donbass. Vladimir Putin arriva a Kiev! Ti ricordo che il 24 febbraio 2022 il progetto di Putin era di uccidere Volodymyr Zelensky, lui si è rifugiato sotto il Parlamento. Questo è! Gli americani questa guerra non la volevano, dopo quanto successo in Afghanistan”.