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Sanremo 2023, Sgarbi spiana Amadeus: “Spettacolo turpe, livello miserabile”

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Vittorio Sgarbi è un fiume in piena e si unisce al coro di coloro che non hanno affatto gradito diversi momenti del Festival di Sanremo 2023. Il sottosegretario alla Cultura, intervistato da Affari Italiani, si è scagliato contro una manifestazione troppo politica, che ha perso la sua essenza musicale: “È uno spettacolo turpe che presuppone che il prossimo anno il festival non debba avere la stessa direzione. Non si può andare avanti con questa logica, di questa qua che dice che siamo razzisti o di quell’altro, Fedez, che fa vedere le SS e usa un momento ridicolo di Bignami o di Benigni che parla della Costituzione. Non se ne può più. Bisogna - la frecciata ad Amadeus e Stefano Coletta - cambiare la direzione. Bisogna affidare il festival di Sanremo ad altri”.

 

 

Sgarbi non risparmia neanche Paola Egonu: “Sono le bugie di un festival che tradisce la sua vocazione. È un festival di canzoni, cosa c'entrano il razzismo, Fedez, la Costituzione? Non si capisce”. Il critico d’arte rincara la dose contro il conduttore: “Amadeus deve invitare Benigni, Fedez, la Ferragni a casa sua a cena, non al Festival. Mi sono rifiutato di vederlo. L'unica cosa che ho visto è stato Blanco che distruggeva tutto. Sono andato a vederlo su Internet molto divertito sperando che fosse vero se poi è una sceneggiata… A Sanremo vediamo l’espressione di un pensiero debole e di persone con poche idee in zucca, quindi hanno bisogno di cercare luoghi comuni e banalità che sono quelli che esprimono i vari Fedez, Ferragni e company. È - l’amara chiosa finale - un livello troppo miserabile”.

 

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