Guerra Ucraina, vertice senza Italia. Mikhelidze: "Si sta consumando un disastro"
Volodymyr Zelensky è andato a Londra dove ha incontrato il primo ministro Rishi Sunak, poi è volato a Parigi per colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz che gli hanno garantito il massimo impegno “per portare Kiev alla vittoria contro l’invasione della Russia” e nel pomeriggio di oggi è arrivato a Bruxelles dove ha visto altri leader europei, fra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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Tuttavia, l’esclusione dell’Italia dal vertice tra Ucraina, Francia e Germania ha suscitato l’ira di Palazzo Chigi (“scelta inopportuna”) e del vicepremier, Matteo Salvini: “Mi spiace che Francia e Germania pensino da sole di poter rappresentare l’Europa. Senza l’Italia non si va da nessuna parte”.
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L’esperta di relazioni internazionali dell’Istituto Affari Internazionali, Nona Mikhelidze, ha analizzato quanto accaduto. Ospite della trasmissione di LA7 “Tagadà”, giovedì 9 febbraio, ha spiegato cosa sta succedendo: “Si sta consumando un disastro della politica estera italiana segnata da una serie di autogol recenti. E pensare che eravamo protagonisti. Secondo me, Meloni doveva fare finta di niente e non esternare il suo risentimento”. La politologa ha rivelato un retroscena: “In Ucraina sono tutti convinti che sia stato Mario Draghi a convincere Macron e Scholz a dare lo status di candidato all’ingresso nell’UE. Ma dare tutta la colpa a Meloni dell’attuale situazione è una visione un po’ sempliciotta. Penso che Zelensky stia dando i segnali dei partner che ritiene più importanti, ma credo che a Macron la vicenda sulla migrazione non sia mai andata giù e che stia cercando di sottolineare chi ha voce in capitolo sull’Ucraina e sulla politica estera”.
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Mikhelidze ha concluso: “Noi abbiamo perso due settimane a discutere su Zelensky a Sanremo, mentre lui vola da Londra a Parigi. Questo dà l’idea del dibattito in Italia”.