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Cospito, Rosy Bindi contro il governo: "Cosa c'è dietro". Partita la macchina del fango

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“Nordio si schiera con chi è indifendibile, così questa destra incendia il Paese” parola di Rosy Bindi intervistata da La Stampa sul caso Cospito che sta agitando la politica italiana. L'ex presidente della commissione Antimafia denuncia "lo spregio delle istituzioni e l'incultura parlamentare", contro "questo grande strumento di distrazione di massa rispetto a un'azione di governo dannosa sul piano economico e sociale". "Questa volta, senza se e senza ma, difendo il Pd" dichiara Bindi: "Come si permette questa destra di usare strumenti intimidatori? Non vorrei che dietro vi fosse altro...".

Non solo le dimissioni per Donzelli e Delmastro, per il Partito democratico anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio dovrebbe lasciare. "Il fatto che si stia esponendo lui per difendere due soggetti indifendibili - spiega Bindi - dà l'idea che il premier abbia più a cuore le sorti di Delmastro e Donzelli che quelle del suo Guardasigilli. Il quale si era fatto già male da solo con le affermazioni sulle intercettazioni dopo la cattura di Messina Denaro e con quelle contro i giudici che vedono mafia dappertutto. E ora è più indebolito dopo essersi arrampicato sugli specchi per difendere Delmastro, che ha diffuso notizie non divulgabili".

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