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Otto e mezzo, “Travaglio è di destra”. Orlando spiazza Gruber, rissa in tv

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Scontro tra Marco Travaglio e Andrea Orlando. Nel corso dell’edizione del 31 gennaio di Otto e mezzo, programma televisivo di La7 che vede Lilli Gruber alla conduzione va in scena un acceso botta e risposta tra il direttore de Il Fatto Quotidiano e il deputato del Partito Democratico, che risponde alle accuse del giornalista sul 41-bis: “Tendo ad escludere che Matteo Messina Denaro faccia uno sciopero della fame di 100 giorni, nel caso credo che il tema della vita umana si ponga, è stato posto anche quando ci fu la morte in carcere di Bernardo Provenzano, si proseguì il 41-bis non senza dilemmi e non senza perplessità. Non mi meraviglia che Travaglio la pensi in questa maniera, perché c’è un’idea dell’esecuzione della pena che accomuna destre diverse, anche quando casualmente si sono trovate su fronti diversi”. 

 

 

“Travaglio è di destra?” chiede sorpresa Gruber, con Orlando che non arretra: “Su questo sì, non me ne voglia, non credo che si offenderà. Il 41-bis è stato previsto su una specifica fattispecie, quella dei boss che ordinavano dal carcere cosa fare all’esterno. Oggi è difficile pensare che gli anarchici abbiano la stessa capacità dei mafiosi di dare direttive da dentro il carcere. Cospito ha dato indicazioni con articoli che gli hanno fatto pubblicare, forse si poteva intervenire con una censura. Io non chiedo che Cospito vada in un resort, io sto chiedendo di valutare se è lo strumento migliore”.

 

 

Le parole sulla destra fanno perdere le staffe a Travaglio, che risponde per le rime all’onorevole del Pd: “Travaglio vuole che le leggi siano fatte e vengano rispettate, lei fa le leggi e vuole che siano derogate. Lei è stato ministro della Giustizia in due governi, poteva togliere il 41-bis a tutti i terroristi e lasciarlo ai mafiosi, perché parla adesso?”. “Penso che ci troviamo in situazioni oggettivamente diverse. Mi pare che gli anarchici abbiano un’organizzazione diversa. Fare una domanda non vuol dire diventare amici dei mafiosi e dei terroristi”, tenta di giustificarsi Orlando.

 

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