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Montanari da Gruber: Meloni ambigua sul fascismo. Alla sinistra non basta mai

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Alla sinistra non basta mai, nessuna condanna dei crimini del nazismo e delle leggi razziali italiane del '38 da parte di Giorgia Meloni è sufficiente. Eppure le parole della premier, in occasione della Giornata della Memoria, sono state chiare e senza possibilità di fraintendimento: "È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile. La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938", ha dichiarato Meloni. Parole che seguono il "discorso molto intenso del presidente Mattarella", ricorda Lilli Gruber nel corso della puntata di venerdì 27 gennaio di Otto e mezzo, su La7. La conduttrice ammette inoltre che le parole di Meloni "sono molto forti e molto chiare". 

 

Non è d'accordo Tomaso Montanari, storico dell'arte, secondo cui quelle di Meloni "sono parole poco chiare". "Non hai pronunciato la parola fascismo, parla di un male astratto. Cosa vuol dire che ha toccato la nostra nazione? La nostra nazione è stata responsabile come Mussolini - argomenta Montanari - Questo è un modo di responsabilizzare, come l'idea di un male assoluto, di un qualcosa di demoniaco, invece è un male banale ed è un male degli uomini comuni italiani, di Mussolini e del regime fascista, è un male preparato dalle leggi razziali del 38 e prima ancora dal nazionalismo totalitario".

 

Ma allora cosa avrebbe dovuto dire Meloni, che tra l'altro non è la prima volta che condanna i crimini del fascismo? "Evita accuratamente di dire che è stata colpa nostra" afferma Montanari che tira in ballo la continuità nel simbolo e nella sua storia di FdI con il Movimento sociale italiano: "Mi sarei aspettato finalmente un discorso chiaro in cui si facessero i nomi dei responsabili, ricordo che il segretario della Difesa della razza scrisse nel '41 che gli italiani non saranno secondi a nessuno in fatto di antigiudaismo. Era Giorgio Almirante", attacca Montanari. Insomma, neanche definire la Shoah "l’abisso dell’umanità" come ha fatto Meloni che ha condannato le leggi razziale definite un’infamia basta a questa sinistra. 

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