Cartabianca, Orsini gela tutti: i vertici militari preparano la terza guerra mondiale
L'intesa tra Stati Uniti e Germania sui carri armati Abrams e Leopard 2 che saranno inviati presto all'Ucraina è "un altro passo verso la terza guerra mondiale", alla quale i Paesi e i vertici militari "si stanno preparando". Il professor Alessandro Orsini analizza così le ultime notizie sul fronte degli aiuti occidentali a Kiev per difendersi dall'invasione russa. Nel corso della puntata di martedì 24 gennaio di Cartabianca, su Rai 3, il sociologo afferma che "abbiamo fatto un passo avanti verso la terza guerra mondiale, ma ormai tutti gli stati si stanno preparando" a un conflitto globale.
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"Questo non vuol dire che scoppierà, significa semplicemente che le mosse che stanno mettendo in campo i vertici militari dei nostri paesi sono tipiche di chi prende in considerazione la possibilità che la terza guerra mondiale possa scoppiare", argomenta Orsini il quale ricorda che il presidente russo Vladimir Putin "si sta attrezzando per questa evenienza, ha appena firmato un decreto che porterà entro il 2026 i soldati russi a un milione e mezzo di unità. Con 6.000 testate nucleari sono sufficienti per fronteggiare una terza guerra mondiale".
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Sull'accordo Usa-Germania per i tank, Orsini sostiene che le resistenze di Berlino sono dovute al fatto che i tedeschi non vorrebbero privarsi di carri armati di alta tecnologia proprio per il timore che scoppi una guerra mondiale: "La Germania non si vuole preparare dei suoi pezzi più importanti. Teme che se dovesse scoppiare la terza guerra mondiale non avrebbe i mezzi per potersi difendere o per poter contrattaccare. Comunque questi mezzi non li ha, perché non c'è nessuno stato europeo che sia in grado di fronteggiare una terza guerra mondiale con la Russia, tutti quanti scherzi scarseggiano". afferma Orsini. Insomma, per il controverso studioso andiamo verso la terza guerra mondiale ma "la strategia e di tenere le persone all'oscuro della situazione in maniera tale che i vertici militari si possono muovere con maggiore autonomia. L'importante è ingannare le persone indurre a credere che va tutto bene".