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Maria Elena Boschi umilia Schlein: "Non ha niente da dire?". Pd smascherato

Giada Oricchio
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Maria Elena Boschi tira le orecchie al Partito democratico. La colpa? Rinnegare il passato. I quattro candidati alla segretaria Pd - Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo – hanno dichiarato all’unanimità che intendono rinnovare il partito e rompere con la vecchia classe dirigente. Si sono mossi (quasi) come un sol uomo anche nel rinnegare Matteo Renzi.

Un atteggiamento che non è piaciuto a Maria Elena Boschi, fedelissima dell’ex premier, che su Twitter ha scagliato un dardo avvelenato: “Nel Pd - tutti d’accordo nel ripudiare JobsAct, buona scuola, Industria 4.0 e garantismo per abbracciare reddito di cittadinanza e sussidi. Per il Pd di oggi è meglio Grillo di Renzi. Scelta legittima. Ma chi fra i dem ha scritto e votato quelle leggi oggi non ha niente da dire?”.

Secondo Boschi, i quattro candidati, ripudiando Renzi, ripudiano anche se stessi. Durante l’ultima puntata del programma “Mezz’ora in più” su Rai 3, Schlein e De Micheli hanno bollato il Jobs act  come “un errore”, mentre Bonaccini ha sposato la linea del M5s sul reddito di cittadinanza (“ha evitato la povertà a 1 milione e mezzo di persone”) e sulla necessità del salario minimo e di una legge sulla rappresentanza in grado di eliminare i cosiddetti contratti pirata.

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