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Ore di angoscia per Papa Benedetto XVI: il Vaticano discute il protocollo per le esequie

Alessandra Zavatta
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Lucido, la voce sempre più flebile, Joseph Ratzinger ha trascorso una notte tranquilla. Il Papa emerito è riuscito a riposare bene nonostante i problemi respiratori, peggiorati da Natale. «La situazione è al momento stabile», fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni parlando delle condizioni di salute di Benedetto XVI. Mentre Roma prega per lui. «È come una candela che si va spegnendo lentamente», ha ripetuto monsignor Georg Gänswein, storico segretario particolare del Papa emerito e prefetto della Casa pontificia che lo assiste insieme alle quattro memores domini di Comunione e Liberazione, le suore laiche che vivono con lui in Vaticano, nel monastero Mater Ecclesiae fatto costruire trent'anni fa da Giovanni Paolo II per ospitare un gruppo monastico femminile. Dal 2 maggio 2013 è divenuto la «casa» dell'ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Qui sta trascorrendo l'ultimo tratto di vita terrena, dopo 95 anni vissuti intensamente. Da giovane prete in Baviera all'elezione, il 19 aprile 2005, al Soglio di Pietro. Ad assisterlo c'è anche un frate-infermiere. Fra' Eligio dell'Ordine Fatebenefratelli di San Giovanni di Dio.

 

 

Ieri Papa Francesco ha rinnovato l'invito a pregare per Ratzinger e ad «accompagnarlo in queste ore difficili». E per questo la diocesi di Roma ha organizzato, per le 17.30, una messa per il Papa emerito a San Giovanni in Laterano. A presiederla, monsignor Guerino Di Tora, vicario del cardinale arciprete della basilica. Benedetto XVI è seguito costantemente da un team di medici. Il mondo cattolico si rivolge al Signore perché le sue condizioni migliorino. Ma intanto c'è chi prepara le esequie. Che per un «Papa emerito» non sono mai state fatte (Ratzinger è l'unico finora ad avere questo titolo) quindi ci sono protocolli da elaborare. Nell'eventualità della sua morte l'unica certezza è che sarà Papa Francesco a decidere come si svolgeranno i funerali. Che saranno, molto probabilmente, funerali di Stato, da «pontefice». Mentre per la morte di un Papa è il decano dei cardinali a presiedere le esequie. Ratzinger, proprio in qualità di decano dei porporati, celebrò messa per i funerali di Giovanni Paolo II. Nulla di ufficiale trapela in queste ore. Data la situazione senza precedenti, le procedure saranno stabilite ex novo pure dal punto di vista della vestizione.

 

 

Benedetto XVI non ha mai rinunciato all'abito bianco e quindi si potrebbe decidere di lasciare i paramenti pontifici. Nella Costituzione apostolica «Universi Dominici Gregis» sulla vacanza della sede apostolica, in caso di decesso del Pontefice, viene stabilito che siano i cardinali a decidere «il giorno, l'ora e il modo, in cui la salma del Pontefice sarà portata nella basilica vaticana, per essere esposta all'omaggio dei fedeli». Restano anche da conoscere quali siano le volontà dettate da Ratzinger in merito. Nel 2020 il Papa Emerito indicò il luogo dove voleva essere sepolto: la tomba che fu di Giovanni Paolo II, nella cripta di San Pietro. Sepolcro rimasto libero dal momento della canonizzazione di Karol Wojtyla, i cui resti sono stati trasferiti in una cappella accanto alla Pietà di Michelangelo. Le ultime foto che ritraggono Benedetto XVI risalgono al primo dicembre scorso quando i due vincitori del Premio Ratzinger, riservato agli studiosi di teologia, si sono recati al Mater Ecclesiae. Nelle immagini appare sempre più affaticato e dimagrito. Da allora le condizioni di salute sono purtroppo peggiorate. Gänswein, informato tempestivamente, è rientrato in gran fretta in Vaticano da un periodo di congedo per le festività. In queste ore di apprensione e di attesa migliaia di fedeli si alternano a pregare in piazza San Pietro.

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