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Otto e mezzo, la profezia di Caracciolo sulla fine della guerra in Ucraina: “Chi resiste di più”

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"Non sarà facile far finire la guerra nel 2023”. È questa la previsione che Lucio Caracciolo ha svelato a Otto e Mezzo, nella puntata di giovedì 22 dicembre su La7, sulla fine della guerra in Ucraina dopo l'incontro tra Biden e Zelensky a Washington. 
 

 

"Credo che Zelensky sia andato a Washington perché ha visto che negli ultimi mesi si erano aperte delle falle nell’intesa con America e senza l'appoggio americano l’Ucraina non ce la può fare. Mi riferisco al fatto, per esempio, che il missile russo che poi abbiamo deciso essere ucraino, caduto il Polonia, è stato riconosciuto per ucraino dagli americani e dagli alleati mentre l’Ucraina ha sempre sostenuto fosse russo. Ma è solo un episodio tra i molti. Oppure il fatto che il capo delle forze armate americane che dice che la Crimea resterà alla Russia in ogni caso. E poi, soprattutto, Zelensky è andato al Congresso più che per vedere Biden perché è il Congresso che decide la spesa e molti parlamentari, soprattutto ma non solo repubblicani, sono un po' dubbiosi sul fatto di continuare spendere e a inviare armi. Quindi probabilmente arriveranno meno armi di quante ne vuole Zelensky ma qualcuna in più di quelle che ha" ha spiegato il direttore della rivista italiana di geopolitica Limes. "Poi vederemo che farà la Russia. Certamente questi bombardamenti che minano non tanto le forze armate quanto la società, la popolazione e le infrastrutture un peso ce lo possono avere. Questa è una guerra ormai in cui nessuno vince e perde di meno chi resiste di più" conclude Caracciolo.  


 

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