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Giorgia Meloni, Gassman bacchetta Lerner: "Lacrime tardive ma il gesto è importante"

Giada Oricchio
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Alessandro Gassmann e Gad Lerner uniti dalla commozione del presidente del Consiglio. Perché? Cosa è successo? Ieri, Giorgia Meloni ha partecipato alla cerimonia di accensione delle luci per l'Hannukah al museo ebraico di Roma e non è riuscita a trattenere una lacrima: “Noi femmine ogni tanto facciamo questa cosa un po’ così, di essere troppo sensibili, noi mamme in particolare” ha ammesso prima di condannare le leggi razziali: “Un’ignominia”.

L’episodio è stato commentato da Gad Lerner, giornalista nato in Libano da famiglia ebraica, con parole critiche: “Ha 45 anni. Diciamo come minimo che la sua è una commozione tardiva. Dichiararsi amica di Israele non basta a rimuovere le colpe storiche del razzista Almirante di cui essa fino a ieri rivendicava l’eredità politica”.

Ebbene, l’attore Alessandro Gassmann è sulla stessa lunghezza d’onda dello scrittore, ma solo in parte. In una dichiarazione all’Adnkronos ha sottolineato: “Penso che sia un gesto importante, tardivo e doveroso. Spero che sia arrivato il tempo per una destra moderata e antifascista e magari per una sinistra che torni a fare la sinistra, cosa che non avviene da troppo tempo”.

Un’apertura di credito verso il leader di Fratelli d’Italia confermata anche da una dichiarazione rilasciata durante l’intervista a Peter Gomez, conduttore di “La Confessione”, programma di canale Nove: “Trovo che Giorgia Meloni sia una persona coerente – ha osservato l’artista -. Dice cose che non condivido, ma sempre le stesse, Salvini dice tutte cose che non condivido, ma sempre diverse”.

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