Tagadà, Nona Mikhelidze svela cosa c'è dietro l'incontro Putin-Lukashenko
Vladimir Putin vede Lukashenko e subito si parla di quale sia l'obiettivo di tale visita. Secondo Nina Mikhelidze, dell'Istituto Affari Internazionali, ci potrebbero essere due ragioni: il capo del Cremlino vuole coinvolgere direttamente Minsk nel conflitto in Ucraina e, allo stesso tempo, vuole che Lukashenko ospiti le armi nucleari di Mosca. Di questo si è parlato nel corso della puntata di Tagadà andata in onda il 19 dicembre. "Ci sono due versioni su questo incontro: Vladimir Putin vuole aumentare la pressione su Lukashenko per far entrare ufficialmente la Bielorussia nella guerra contro l'Ucraina - ha detto Nona Mikhelidze - L'altra versione, invece, è che la Bielorussia potrebbe ospitare le armi della Russia. In Bielorussia, infatti, è stato recentemente organizzato un referendum in cui è stato chiesto ai cittadini di cancellare l'articolo della Costituzione che vieta alla Bielorussia di ospitare armi di altri Paesi. Ebbene, dopo questo referendum farsa, la Bielorussia ha deciso di ospitare armi nucleari. E forse questa visita va proprio in questa direzione con l'obiettivo di far ospitare le armi russe sul territorio della Bielorussia".
Il colloquio fra il presidente russo Vladimir Putin e quello bielorusso Alexander Lukashenko è durato circa 2 ore e mezza, lo si legge sul canale Telegram Pul Pervogo che è vicino al servizio stampa del presidente della Bielorussia: «I colloqui in formato sono durati 2 ore e 35 minuti». I colloqui si sono tenuti al Palazzo dell’Indipendenza di Minsk. È stato riferito che i due leader si sarebbero incontrati sia a tu per tu che in un formato più ampio. I capi di Stato hanno pianificato di discutere l’intera gamma di questioni relative all’integrazione bilaterale, soprattutto progetti di sostituzione delle importazioni, cooperazione energetica e questioni di sicurezza.