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Las Vegas, i Måneskin spaccano gli strumenti sul palco. Così finiscono nella bufera sui social

Valentina Bertoli
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Il rock sfrenato e libero da ogni costrizione dei Maneskin scatena un polverone. I predestinati del genere musicale più sovversivo e destabilizzante sfiorano il tasto dolente del politicamente corretto e finiscono in un ciclone pericoloso di critiche e insulti. “Il troppo stroppia”, è cosa risaputa. La band dal successo strabiliante chiude il tour nordamericano a Las Vegas e, per festeggiare, si abbandona ad atteggiamenti fuori dal comune. I quattro ragazzi, presi dall’euforia, con violenza fanno a pezzi gli strumenti musicali sul palcoscenico. La performance dal gusto forte attira subito l’indignazione degli utenti: “Irrispettosi e fuori tempo”. Thomas, Victoria, Ethan e Damiano spaccano chitarra, basso e batteria. A Las Vegas il palcoscenico diventa un cimitero di strumenti musicali. I video che ritraggono la scena sconcertante vengono pubblicati sui profili social dal gruppo stesso che, in aggiunta, commenta: “Non era programmato e forse siamo andati oltre ma l’abbiamo amato. Caos e distruzione a Las Vegas. Non potevamo essere più felici del tempo trascorso lì”.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Måneskin (@maneskinofficial)

 

 

Ovviamente la decisione di riportare in vita un atteggiamento di rottura e sovvertimento, legato a periodi rivoluzionari e idee radicali, non è stata ben accolta dagli utenti che, dopo aver visto quanto accaduto in America, si sono scatenati: “Imbecilli e privi di originalità”, “Cog****i che credono di conoscere il rock”, “Irrispettosi e fuori tempo. Negli anni Settanta e Ottanta il rock era cultura e cambiamento. Sapete fare musica, lasciate perdere l’esibizionismo stupido”, “Vedere strumenti in frantumi è uno schiaffo ai sogni e alla miseria”. Rimproveri severi ma giusti o giudizi guidati da perbenismo e ipocrisia? I fan prendono parte a una discussione vivace e colorita. Distruggere gli strumenti è un atto problematico che crea scontento. Anche se giovanissimi, i quattro ragazzi dai risultati eccezionali, per molti, hanno il dovere morale di offrire esempi virtuosi. Rovesciare l’ordine tradizionale ed enfatizzare il divertimento non significa essere artefici di devastazione. Per ora i Maneskin non hanno risposto alle accuse. Sentiranno il bisogno di chiarire la loro posizione? 

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