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Governo, Bisignani promuove Meloni: così ha fermato le ingerenze di Mattarella

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Promossi e bocciati del governo Meloni. A fare un primo bilancio dell’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia è Luigi Bisignani, intervistato in merito da Affari Italiani: “Meloni è tosta e decisa, purtroppo è circondata da alcuni ministri nani anche se non tutti. Dimostra che nei dossier, tutti, ha una sicurezza tale che fa capire veramente lo sforzo che ci mette. Ha così tanta credibilità che ha messo a cuccia tutti, partiti e ministri. Non solo, la cosa più importante è che, grazie alla sua credibilità che deriva dalla forza del voto, a differenza di Mario Draghi, il Quirinale non si intromette e sta al suo posto”.

 

 

Sonora bocciatura per un ministro: “Il peggiore, non ci sono dubbi, è Gilberto Pichetto Fratin. Serve trovare rapidamente un altro ministro dell'Ambiente e dell'Energia, ruolo molto, troppo, importante. Un nodo pazzesco per il Paese. Male anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, che è troppo scienziato e non capisce la macchina amministrativa dello Stato. Così come Eugenia Maria Roccella, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, è una scelta completamente sbagliata. È totalmente uscita dai radar”.

 

 

Tra i promossi vari big di governo: “Carlo Nordio, ministro della Giustizia, è tosto e deciso. Antonio Tajani è molto bravo e competente, è il miglior ministro degli Esteri per Meloni. Perfetto. Autorevole e non ingombrante. Matteo Salvini è partito con una carica di lavoro esplosiva mettendo mano in 50 giorni a tantissimi dossier fermi da anni. Stia attento al Ponte sullo Stretto, non vorrei che gli crolli addosso. Pensi a come risolvere il problema della vecchia società, prima, semmai. Molto bene invece sul codice degli appalti e sulla questione complessa degli autotrasportatori. E pensi ai viadotti, se vuole un consiglio sincero. Benissimo - conclude Bisignani su Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia - sul fronte dell'Europa e dell'interlocuzione con Bruxelles, come abbiamo visto sulla Legge di Bilancio. Ma lui è il vero motore dell'economia nazionale e delle aziende e su questo sta deludendo”.

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