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Che Tempo che fa, l'ammissione di Floris: "Meloni era l'unica ma ora serve il metodo Draghi"

Giada Oricchio
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Giorgia Meloni “rompe” con Mario Draghi e denuncia i ritardi sul Pnrr: “Gli obiettivi da centrare entro fine anno erano 55, a noi ne sono stati lasciati 30. Se dovesse mancare qualcosa non sarebbe colpa nostra”. Se ne parla a “Che Tempo che Fa”, il programma di Rai3 condotto da Fabio Fazio, domenica 4 dicembre. Nello specifico, il giornalista Giovanni Floris ha commentato: “Il Pnrr non si può rinegoziare come chiede Matteo Salvini, non ci sono i tempi né le procedure. Esiste l’ipotesi di applicare il vecchio piano alle nuove condizioni. Bisogna lavorare e stare molto attenti”. 

Secondo il conduttore del talk “diMartedì”, l’attuale situazione politica è lo specchio dell'impatto di questa maggioranza con la realtà: “È una maggioranza che si basa sulla leadership dell'unica persona che si opponeva a Draghi e che si trova a fare le cose che doveva fare Draghi. È vero che non sono tutte loro le responsabilità dei ritardi, ma è altrettanto vero che sono ritardi risolvibili utilizzando il metodo che veniva naturale a Mario Draghi. Meloni, in corsa, deve impararlo facendo leva sulla sua capacità di imparare in fretta”.

Floris ha ribadito che si sta ripetendo la stessa storia del primo governo gialloverde con il M5s: gli italiani mandano al governo persone nuove ed entusiasmanti sulla carta perché danno la speranza che abbiano “la scorciatoia per uscire dai guai, ma poi siamo contenti se piano piano imparano i metodi che non volevamo”. 

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