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Otto e mezzo, Sallusti rivela l'amara verità sull'evasione fiscale. E Gruber sbotta

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Visioni opposte sulla manovra del governo nello studio Otto e mezzo, su La7. Il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio spara a zero sullo stralcio delle cartelle e sui limiti di spesa per Pos e contanti. Il ragionamento è che l'esecutivo di Giorgia Meloni fa un regalo agli evasori fiscali mentre colpisce i poveri rimodulando il Reddito di cittadinanza. Il direttore di Libero Alessandro Sallusti ribatte colpo su colpo. Per le cartelle ricorda che la presunta perdita di entrate "è di fatto inesigibile" perché si tratta di crediti che lo Stato non potrà mai avere indietro.

 

Inoltre, spiega Sallusti, "mi fido del giudizio di Mattarella", che ha firmato la legge di Bilancio che ora va in Parlamento. Insomma, con il timbro del Quirinale è chiaro che "questi provvedimenti non inficiano la lotta all'evasione". 

 

Il direttore di Libero ricorda che "la lotta all'evasione l'hanno fatta, con scarsissimi risultati, tutti i governi che si sono succeduti. Ormai si è consolidato che purtroppo in questo Paese c'è una quantità significativa di italiani che non pagano le tasse o non fanno i furbi", argomenta Sallusti. Una parte di italiani continuerà a evadere "anche se metti l'ergastolo se rubi un euro". Questa manovra va a favore di chi non vuole evadere, dando la ilibertà usare il contante o i pagamenti elettronici, è il ragionamento del giornalista.

 

In Manovra ci sono "provvedimenti a favore della parte sana del Paese perché chi vuole evadere lo fa lo stesso", afferma Sallusti. Ma da questo orecchio la conduttrice non ci vuole sentire: "Sono sicura che non hai ragione o dovremmo buttarci nel Tevere..." ribatte Lilli Gruber. .

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