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Soumahoro, Cacciari smaschera la sinistra: "Perché lo hanno candidato"

Giada Oricchio
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“Perché hanno candidato Soumahoro? Per un pugno di voti”. Massimo Cacciari, in un’intervista a “Il Giornale”, azzanna Sinistra italiana e Verdi sulla candidatura di Aboubakar Soumahoro, la cui famiglia è indagata per malversazione nella gestione di due cooperative (il deputato si è autosospeso e non risulta sotto inchiesta, nda). Il filosofo ha inquadrato la vicenda in un discorso più ampio sulla crisi di sistema dei partiti: “Non c'è nessuna forza politica con un processo di selezione interno che abbia una sua logica e una sua forma. I partiti ormai sono gruppi di persone che hanno un solo obiettivo: sfangarsela alle elezioni prossime venture. Stanno diventando comitati elettorali, e questo vale per tutti”.

Il giudizio dell’ex sindaco è severissimo: “Tutte le forze inseguono i voti. E di volta in volta i partiti assumono i tratti che ritengono utili per raggiungere obiettivi di brevissimo periodo. La sinistra a cui mancano i voti del centro diventa di centro, la destra a cui mancavano i voti delle periferie diventa popolare e così via. In base a che cosa? L'utilità di brevissimo periodo, quella ottenuta mediante la modifica dell'immagine, nient' altro che l'immagine”. E dunque cosa pensa di Bonelli e Fratoianni che si dicono pentiti della candidatura di Soumahoro nonostante fossero stati avvertiti? “Ma cosa vuole che pensi Fratoianni! Fratoianni è l'ultimo esponente di uno di questi comitati elettorali, un po' Pd un po' di sinistra, che, quando ci sono le elezioni va a caccia di voti, e avrà pensato che questo personaggio gli portasse dei voti. Punto”.

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