Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Orsini contro tutti, guerra social con De Gregorio, Mentana e Parenzo: “Propagandisti”

  • a
  • a
  • a

Si litiga tra i protagonisti della televisione italiana in merito alla guerra in Ucraina. A lanciare il guanto di sfida è Alessandro Orsini, ospite fisso di Cartabianca su Rai3, che va all’attacco di Concita De Gregorio e Enrico Mentana in un post sulla propria pagina Facebook: “Dopo la ritirata strategica da Kherson, Concita De Gregorio scriveva su Repubblica che sarebbe stato giusto farmi sparire dalla televisione perché le mie previsioni pessimistiche non si erano avverate. Mi domando se il criterio repressivo proposto da Concita De Gregorio valga anche al contrario. Siccome i russi stanno riducendo Kherson a un cumulo di macerie probabilmente per riconquistare la città più avanti dopo avere fiaccato le sue difese; siccome i bambini muoiono e le persone vengono uccise in fila per il pane; siccome la mia previsione era corretta, mentre la valutazione trionfalistica di Concita De Gregorio era completamente errata, mi domando: Concita De Gregorio dovrebbe sparire dalla televisione italiana? “Se Orsini sbaglia - così dice Concita De Gregorio - Carta Bianca non dovrebbe più invitarlo”. E se sbaglia Concita De Gregorio? Se Concita De Gregorio scrive su Repubblica che a Kherson la guerra è finita perché i russi sono in fuga, allo sbando e senza più voglia di combattere, ma poi Kherson viene rasa al suolo, che cosa succede? Concita De Gregorio torna in televisione senza problemi?”. 

 

 

“Non scrivo queste cose per una disputa personale, ma - ha aggiunto ancora Orsini, spesso al centro delle polemiche sul conflitto tra Russia e Ucraina - per mostrare a chi segue questa pagina che, in materia di guerra in Ucraina, non c’è differenza tra i nostri giornalisti mainstream e i giornalisti della Tass. Il livello di propaganda in Italia sulla guerra in Ucraina è pari a quello in Russia. I nostri giornalisti mainstream dichiarano di essere professionalmente e moralmente superiori a quelli russi. L’osservazione distaccata del giornalismo italiano mainstream consente di affermarlo? Lascio a voi di giudicare su base documentata con l’augurio di non ritrovarmi tra i piedi Enrico Mentana una seconda volta”.

 

 

Il primo a replicare ad Orsini è David Parenzo, giornalista che insieme a De Gregorio conduce In Onda su La7: “Le tue previsioni sono tutte fallite e gli ucraini (per fortuna nostra e loro) stanno resistendo alla grande!. Il ‘prof’ Orsini ha una bella schiera di manganellatori digitali che lo seguono nella sua ‘illustre’ vita accademica. Mi sono permesso di fare dell’ironia e mi sta arrivando di tutto. Andate a leggere cosa scrivono i suoi seguaci. E’ ormai il capo di una setta…ed è per questo che vorrei averlo al più presto alla Zanzara: con la donna barbuta, il terrapiattisa ecc… Sarà una grande puntata!”. È stato poi il turno di Mentana, che ha snobbato l’affondo di Orsini: “Ho letto un post offensivo nei miei confronti da parte di un professore molto mediatico. È il secondo in pochi giorni, con toni grevi e assenza di garbo evidenti. Io non lo conosco e non ho mai parlato di lui. Ma evidentemente ha bisogno di farsi dei nemici. Mostrando tanta comprensione per chi attacca a tradimento, non mi sorprende che usi la stessa strategia nella guerra dei social. Mi spiace ma ho di meglio da fare che giocare ai soldatini con simili personaggi. Anche perché, francamente, su di lui non mi viene in mente niente, citando l'immortale incipit della Terza notte di Valpurga che Kraus dedicò a un altro grande invasore di cui il prof è riuscito a relativizzare le colpe”.

 

Dai blog