Ischia, bomba di Mieli su Conte a In Onda: "Una cosa da grandissimo legale quale è"
La frana di Ischia tra abuso edilizio e condono: di chi le responsabilità? Paolo Mieli, editorialista del Corriere della Sera, ospite del talk politico In Onda su La7, punge Giuseppe Conte, il presidente del M5s oggi sotto accusa per l’articolo 25 del decreto Genova del 2018 in cui si stabiliva un condono.
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In un’intervista a Lucia Annunziata, conduttrice di “Mezz’ora in più” su Rai3, l’ex premier (all’epoca dei fatti al governo con la Lega) ha negato di aver chiuso un occhio sull’edilizia selvaggia in zone a rischio dissesto idrogeologico: “Cercammo di accelerare pratiche ferme da anni, l'articolo 25 non è un condono ma ha definito la procedura alla luce della legislazione già vigente. Non era assolutamente permesso concedere una sanatoria, nessuna deroga ai vincoli compreso il vincolo sul dissesto idrogeologico. Era una procedura di semplificazione, non un condono”.
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La ricostruzione non ha convinto Mieli: “Oggi Conte è ricomparso e ha negato che si trattasse di un condono”, la co-conduttrice Concita De Gregorio ha sottolineato: “Eh però la parola era nel titolo” e il direttore sarcastico: “Sì, ma lui ha detto che non contava… ha fatto una cosa da grandissimo legale quale è: ha detto che quello era un modo per rifarsi ai condoni precedenti”. Poi ha fatto fischiare le orecchie ad alcuni colleghi: “Sono sicuro che se ci sono dei giornali amici di Conte, domani mattina scopriranno che in effetti non si trattava di vero condono sebbene si chiamava così”.
Paolo Mieli si è detto certo che fra una settimana, passata l’onda emotiva per l’alluvione che ha travolto l’isola verde, le sanatorie torneranno a essere popolarissimi: “Mai partirà una campagna per abbattere le case abusive, anzi se ne aggiungeranno ancora, altrimenti gli ischitani ti sbranano vivi, preferiscono rischiare e aspettare delle provvidenze (gli aiuti del governo in caso di tragedie annunciate, nda). Prendere dei provvedimenti significherebbe radere al suolo Ischia”.
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