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Coffee Break, Caporale tira fuori il vero colpevole del condono: “Richiesta di Di Maio a Conte”

Luca De Lellis
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I disastri dell’alluvione di sabato mattina a Ischia che, per ora, hanno provocato la morte di 8 persone, hanno scatenato una caccia al colpevole. Individuato sin dalle prime ore successive nell’abusivismo delle case dell’isola campana. Durante la puntata di Coffee Break trasmessa su La7 lunedì 28 novembre è intervenuto nel dibattito sulla frana anche Antonello Caporale, giornalista del Fatto Quotidiano: “Noi abbiamo un abuso ogni 2,15 abitanti a Ischia. È un grande problema popolare che neanche questo governo, purtroppo, riuscirà a risolvere”. L'irrimediabilità della situazione, secondo l’ospite del conduttore Andrea Pancani, è data dal fatto che “buttare giù decine di abitazioni significherebbe immaginare che un’altra isola possa ospitare gli ischitani”. E, la paura è che quest’altra terra “non ci sarà”.

 

 

Sulla questione dei condoni riconducibili alle case abusive, il giornalista assolve parzialmente Giuseppe Conte, accusato di aver approvato un alto numero di condoni in particolare nel periodo del governo 5 Stelle-Lega: “Qui c’è proprio un errore di professionalità giornalistica in quello che viene scritto. Io ho letto 27.000 condoni grazie a Conte. In 4 anni? È una sciocchezza enorme”. Come sono andate le cose, allora, in base alle parole di Caporale? “Su richiesta di Luigi Di Maio, e contro la volontà dell’ex ministro dell’ambiente pentastellato Sergio Costa, avevano emanato una procedura che lisciava il pelo agli abusivi. Che semplificava le procedure”. Ma la differenza è che “non era un condono, perché erano procedure riferite a condoni nazionali dei governi precedenti”.

 

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