Soccorso inglese a Saviano. Riecco il Guardian, assalto a Meloni e Salvini
Soccorso britannico per Roberto Saviano. Sul quotidiano inglese The Guardian cinque giorni fa è uscito un lungo editoriale in difesa dello scrittore, rilanciato oggi a tutta pagina da La Stampa. Nell'articolo si citano "le draconiane leggi italiane sulla diffamazione" che vengono sfruttate "dai potenti per intimidire e mettere a tacere le voci spiacevoli". E questo nonostante il procedimento oggetto dell'editoriale riguardi gli insulti ("bastardi") proferiti da Saviano nei confronti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, non certo argomentate critiche politiche.
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"Lo spettacolo dei politici italiani più potenti che si coalizzano in questo modo per intimidire uno scrittore è indegno di uno stato membro fondatore dell'Unione europea" si legge nell'articolo secondo cui Saviano ha solo espresso "a voce alta il dissenso". "Il legale di Meloni ha lasciato intendere che la causa da lei intentata è giustificata dal «disprezzo manifestato» da Saviano durante il programma televisivo. Chiunque conosca la retorica incendiaria di Meloni quando parla di migranti e di altri temi resterà sicuramente sorpreso da tale manifestazione di sensibilità da parte sua", si legge nel pezzo del quotidiano che parla, in Italia, di "brutta svolta autoritaria" e "caccia vendicativa nei confronti di un giornalista illustre che ha avuto la temerarietà di dare loro dei «bastardi»". Avete letto bene, insultare è una attività "temeraria"...
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Infine il Guardian ci spiega che Meloni, insieme a Matteo Salvini e al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano "dovrebbero richiamare indietro i loro cani da caccia e lasciare che Saviano lavori in pace". Insomma, non bastava la sinistra di casa nostra a lanciare attacchi strumentali e a dare lezioni di democrazia.