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Surreale Bersani: cosa gli scappa sul reddito di cittadinanza... Imbarazzo da Gruber

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La manovra del governo di Giorgia Meloni è sostanzialmente in continuazione con le misure di Mario Draghi sulle bollette, per il resto è "contromano" perché sono elementi "segnaletici", che segnalano "una prospettiva di destra". Pier Luigi Bersani, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, spara a zero sulla legge di Bilancio soprattutto per il "lassismo fiscale, e attenzione che dal prossimo anno non ci sarà più la BCE che ci darà una mano. E per la guerra ai poveri. Lo sguardo del governo sul Paese non è sincero, è ideologico. L’inflazione al 10% è una patrimoniale sulla fascia più debole e su un pezzo del mondo del lavoro".

 

Per l'esponente di sinistra "siamo in una situazione pre-recessiva, non sarà facile trovare lavoro" a chi perde il reddito di cittadinanza, "Cosa significa occupabile? Occupabile de che? Parliamo di gente o che non trova lavoro o che lo trova pagato sotto il limite di povertà. Qui c’è un odio verso la povertà e quando un presidente del Consiglio, in campagna elettorale, definisce il reddito un ’metadone di Stato', dice che i poveri sono dei drogati sul divano. Meloni si faccia spiegare dalla Caritas e dalle mense sociali cosa sta succedendo in questo Paese".

 

Un discorso apparentemente solido secondo un'ottica di sinistra ma che crolla nel momento esatto in cui Bersani, che fa il peana del sussidio grillino, ammette: "E io sul reddito di cittadinanza mi sono astenuto, perché ha dei difetti". Esattamente quelli che il governo sta cercando di correggere. 

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