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Cartabianca, volano stracci tra Orsini e Moretti sull'invio di armi a Kiev


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Rissa furibonda tra il prof Alessandro Orsini e l’eurodeputata Pd Alessandra Moretti sull’invio di armi a Kiev. Durante la puntata di Cartabianca di martedì 22 novembre su Rai3, i due ospiti sono stati protagonisti di uno scontro acceso: tra i due sono volati insulti pesantissimi.

Secondo il prof Orsini la narrazione dei giornali italiani sulla guerra in Ucraina è sbagliata. "La ritirata russa da Kherson non è causata dal fatto che l'esercito ucraino è potentissimo ma è solo un momento che serve ai russi per rifornirsi. Dopo che il ponte Antonovsky di Kherson è stato danneggiato i russi erano isolati e per svolgere una battaglia campale avevano bisogno di approvvigionamenti". Per il prof Orsini a Kherson avverrà un massacro ed è per questo che Zelensky sta chiedendo l'evacuazione della popolazione civile.  

L'eurodeputata Moretti, durante il suo intervento, spiega come l'Europa stia lavorando per la pace in Ucraina. "Putin non vuole sedersi al tavolo dei negoziati. Se la Russia si ferma può esserci la pace, se si ferma l'Ucraina sarà la fine del suo popolo. Putin non riconosce le istituzioni europee e non si vuole sedere ad un tavolo di negoziato. L'Europa sa bene da che parte stare".  Un'affermazione che fa infuriare Orsini: "Voi istituzioni europee vi dovreste vergognare perché il compito dell'Ue è promuovere la pace e continuando a mandare armi a Kiev non lo state facendo. L'invio di armi forse lo dovrebbe fare la Nato, non l'Ue che dovrebbe impegnarsi per un cessate il fuoco". La replica di Moretti è al veleno: "Sono gli ucraini che devono decidere per il loro futuro. Io sono indignata rispetto alla sua rappresentazione. Lei è un esaltato, non può dire che noi al Parlamento europeo ci dobbiamo vergognare. Noi stiamo lavorando per la pace: da una parte con il sostegno alla resistenza ucraina come richiesto da loro. Grazie alla resistenza c'è stata una grande riconquista di territori da parte degli ucraini. Se Putin non si vuole sedere al tavolo possiamo fare ben poco" ribatte Moretti. 

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