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Otto e mezzo, il retroscena di Caracciolo sul missile in Polonia: "Una trattativa per il verdetto"

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Il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, ospite di Otto e Mezzo nella puntata di mercoledì 16 novembre su La7, svela un retroscena sulla trattativa avviata stanotte che avrebbe stabilito il verdetto sulla vicenda dei missili in Polonia.   
 


"Ormai è diventata palese la differenza tra l'approccio americano e quello di Zelensky. Questa vicenda del missile ci ricorda che non si fanno processi penali, non si fanno indagini. Prima si stabilisce la sentenza poi si costruisce la narrazione che porta alla sentenza. Quindi sicuramente c'è stata nella notte scorsa una trattativa tra gli americani, polacchi, russi e quanti altri per stabilire quale dovesse essere il verdetto. La cosa principale che è stata decisa è che è stato un errore. Zelensky non dice per errore, dice che è stato un missile russo. Il presidente ucraino afferma che l'informazione gli è arrivata dai suoi generali e per questo ci crede. Ma ancora più importante si è detto offeso perché l'Ucraina non è stata ammessa a verificare l'indagine. L'Ucraina, infatti, non è stata ammessa perché prima si doveva decidere come stavano le cose. In guerra, diceva Churchill, la verità è sempre accompagnata dalla guardia del corpo delle bugie.  Dobbiamo prendere queste cose in maniera relativa: in sostanza oggi c'è una posizione americana diversa da quella di Zelensky però a mio avviso non significa che si avvicina il cessate il fuoco perché sia i russi, che stanno trattando con gli americani anche se non vanno molto avanti, sia gli ucraini non sembrano disposti a finirla qua" rivela Caracciolo. Secondo l'esperto è difficile fare previsioni sulla fine della guerra anche se ritiene improbabile che gli ucraini riescano a riprendersi la Crimea. "Gli americani prevedevano che la Russia si sarebbe presa l'Ucraina in pochi giorni, quindi le previsioni vanno prese con le molle. Pero' certamente, immaginare un collasso totale della Russia adesso che permetta agli ucraini di recuperare la Crimea è abbastanza improbabile mentre purtroppo il barrage missilistico russo sta aumentando di intensità. Stanno colpendo le infrastrutture essenziali, sostanzialmente l'elettricità, e questo potrebbe provocare seri problemi sul fronte interno ucraino". 

 

 

 

 

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