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Santanchè umilia la sinistra: conflitto di interessi? "Dalle bibite alla Farnesina..."

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Daniela Santanchè, ministro del Turismo del governo di Giorgia Meloni, è ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete4 e affronta il tema del Reddito di cittadinanza che il governo vuole quantomeno rimodulare. Il sussidio "è stato un flop totale. Noi vogliamo dare soldi alle aziende perché bisogna aumentare i posti di lavoro, è una questione culturale", ha detto l'esponente di FdI. Santanchè ha aggiunto: "Sono mancati 250.000 lavoratori nel settore del turismo con 6,5 miliardi di fatturato persi: il reddito di cittadinanza ha impattato? Moltissimo. Perché non è stata una misura di politica attiva del lavoro così come ci era stata presentata". 

 

Il tema caldo della settimana è quello dei migranti e della loro redistribuzione nell'Unione europea. "Fare arrivare questa gente e poi metterla nel circuito della criminalità non è umanamente corretto e giusto. Noi stiamo facendo quello che abbiamo promesso ai nostri elettori. A chi dice che non siamo umani, diciamo che il trattato di Dublino dice che la nave che batte bandiera ad esempio tedesca è una propaggine della Germania e che quindi se ne deve occupare. I governi precedenti hanno poco inciso anche sull’Europa che ha anche deciso, con i trattati di difendere i confini", ha detto il ministro.

 

"Il concetto che non deve passare è che noi vogliamo fare morire le persone in mare, noi non vogliamo che il Mediterraneo diventi il più grande cimitero d’Europa, vogliamo salvare le persone e non fare in modo che poi vanno in giro a delinquere. Questa è la grande disumanità della sinistra. Nella nostra Nazione deve arrivare chi ha diritto, stiamo rispettando tutte le convenzioni ma non siamo per fare arrivare tutti gli irregolari" chiarisce Santanchè che sulla sicurezza afferma che "vogliamo rimettere al centro l’esercito". Il provvedimento "Strade Sicure" "verrà ripristinato perché crediamo che vedere l’esercito nelle nostre città sia un deterrente assolutamente importante per dare maggiore sicurezza a tutti i cittadini".

 

Tra i temi toccati dall'esponente di FdI ci sono le accuse da parte della sinistra di conflitto di interessi. Una imprenditrice del settore non può fare il ministro del Turismo, in sintesi. Per Santanchè e il centrodestra è il contrario, per svolgere un ruolo del genere bisogna conoscere a fondo la materia: "Serve esperienza e conoscenza. O forse è meglio che al ministero degli Esteri ci vada uno che vendeva bibite allo stadio" come Luigi Di Maio, argomenta Santanchè, o alla Giustizia "uno che faceva il dj" come Alfonso Bonafede? "Siamo per la competenza e il merito, attaccatemi pure. La sinistra si arrenda: il centrodestra, destracentro ha vinto, lasciateci lavorare e ci giudicherete. Ma il pregiudizio è una cosa tremenda", 

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