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Otto e mezzo, “ipocrisia Ue”. Travaglio contro tutti sui migranti: propaganda da Meloni

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Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, è ospite della puntata dell’8 novembre di Otto e mezzo, talk show di Lilli Gruber su La7 che mette al centro della trasmissione la situazione dei migranti. “Che una tantum la Francia accolga una nave ONG, dopo decine e decine di casi in cui si era deciso che il porto più sicuro fosse soltanto quello italiano, è una rondine che non fa primavera” l’analisi del giornalista, che poi prosegue: “Mi sento un po’ stanchino nel commentare queste cose, siamo sempre fermi alle cose già viste nel 2018 e le polemiche sugli scriteriati accordi di Dublino, che fanno dell’Italia il ricettacolo dell’immigrazione nel Mediterraneo. Il Covid aveva fatto abbandonare il tema, ora si ricomincia con un carico di propaganda da parte del nostro governo e di ipocrisia da parte dell’Unione Europea. Mi auguro che queste provocazioni, ai confini della disumanità, per non parlare delle fesserie del ministro Matteo Piantedosi che parla di essere umani come di carico residuale, come se fossero merci, servano a smuovere qualcosa. L’unica cosa che serve in questo momento - sottolinea e conclude Travaglio - non è propaganda, è concretezza, c’è un punto sbagliato di partenza, l’accordo di Dublino, e c’è il tentativo di fare in modo che ci sia una solidarietà europea che non può essere certamente assicurata dalla rondine che non fa primavera di Macron”.

 

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